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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Gallipoli

Lite golosa in condominio. Tutta colpa del pasticciotto

Notti insonni per una famiglia alle prese con la difficile convivenza con una pasticceria. In camera da letto odori e rumori del laboratorio sotto casa. L'Arpa ha riscontrato l'inquinamento acustico

A Lecce gli è stato attribuito il marchio De.co (denominazione comunale); a Surano, in questi giorni, lo incoronano come il "re dei dolci" nella omonima festa. A Gallipoli invece il gustosissimo pasticciotto salentino fa, addirittura, litigare. Una lite golosa, verrebbe subito da dire. E dai toni goliardici, e che raccontiamo anche per stemperare un po' i toni di una vicenda che ha già finito di sfornare qualche carta bollata di troppo. Accade nella cittadina ionica, dove tutto può succedere come recita un ridondate tormentone locale, che un'intera famiglia non riesca più a godersi il meritato riposo e a dormire tra i rilassanti due guanciali, guarda caso proprio per colpa dei pasticciotti e dei sui simili, che al di là del loro indiscutibile gusto e della loro friabilità che si scioglie in bocca, sono anche un po' troppo "rumorosi". Almeno stando a quanto racconta (con tanto di esposti, di verbali dei vigili urbani e di rilievi dell'Arpa Puglia) un inquilino di uno stabile che insiste sul versante nord del lungomare Galilei all'imbocco di una traversa che risale verso corso Roma. Qui, al primo piano di un comunissimo condominio lo sfortunato protagonista della "burrosa" vicenda, C.Z., vive con la sua famiglia. Ma il caso ha voluto che nei locali al pianterreno di pertinenza dello stesso stabile, da oltre un anno, risieda anche una nota e avviata pasticceria con la sua fiorente produzione artigianale. Un colpo di fortuna per molti: caffè, cornetti e pasticciotti caldi di prima mattina per la colazione a meno di cinque gradini di distanza…Vuoi mettere? E invece no. E non certo per la qualità dei dolci che anche i condomini dello stabile ritengono, all'unisono, a dir poco eccezionale.

Quel che da un po' di mesi ha compromesso la convivenza tra la famiglia di C.Z. e la pasticceria sotto casa (o meglio sotto la sua camera da letto) è l'eccessiva rumorosità del laboratorio artigianale, o anche delle celle frigorifere e affini. Rumori molesti che turbano il sonno e la quiete degli inquilini del primo piano. Perché, passi per gli odori… o meglio per quelle fragranze indescrivibili, ma quei rumori notturni che provengono dal laboratorio di produzione della pasticceria non attraggono certo il "gusto" di C.Z. e famiglia. E così che la lite bonaria ha inizio. Qualche richiesta verbale, qualche rimostranza all'amministratore del palazzo, magari l'acquisto dei dolci della domenica da un'altra pasticceria per convincere il 60enne titolare del laboratorio molesto di cambiare ricetta dei pasticciotti: più crema e meno….rumore! Dalle parole ai fatti il passo è breve. Parte un esposto ai vigili urbani e al Comune e anche i rilievi dell'Arpa giungono puntuali alla fine di aprile scorso. Per la pasticceria sentenza inoppugnabile: "Nella camera da letto dell'abitazione al piano superiore rilevato il superamento dei limiti di inquinamento acustico". Come prassi impone il Comune, tramite relativa ordinanza, impone al titolare della pasticceria, di attenuare il rumore prodotto dalle attrezzature a servizio del proprio esercizio commerciale per consentire agli inquilini del primo piano di tornare a riposare tranquillamente tra le braccia di Morfeo.

Disposizioni alle quali lo stesso titolare sembra essersi, da subito, attenuto, mettendosi in regola e fornendo la relativa relazione tecnica (datata 27 giugno scorso) al Comune di Gallipoli. Relazione trasmessa poi al dipartimento leccese dell'Arpa per gli opportuni riscontri e sui quali non si hanno ancora notizie. Tutto tornato alla normalità? Neanche a pensarlo. Gli inquilini del primo piano del condominio non hanno riscontrato nessun miglioramento della situazione di contrasto e anzi le lamentele continuano… Ancor più perché è stato rilevato che l'attività lavorativa della pasticceria sottostante inizia alle primissime ore del mattino (tra le 4,30 e le 5) con i soliti rumori "indigesti". Circostanza relativa agli orari di inizio "prematuro" dell'attività, evidenziata anche da tre verbali sanzionatori della Polizia municipale del 9 e 28 maggio e del 13 luglio scorsi. Tant'è che il sindaco Giuseppe Venneri è stato costretto a sottoscrivere una nuova ordinanza con la quale ha disposto che "l'attività lavorativa della pasticceria sia dal punto di vista dell'apertura al pubblico che per quanto riguarda lo svolgimento delle attività ad essa collegate, comprese quelle artigianali, si devono svolgere esclusivamente dalle 7 all'1,00 di ciascuna giornata lavorativa".

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