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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Cutrofiano

Lite per il parcheggio "fai da te", 78enne condannato a sette mesi

Donato Gorgoni è stato condannato a 7 mesi di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. L'imputato avrebbe minacciato gli agenti della polizia municipale, che lo accusavano di aver modificato le strisce blu

 

LECCE – Quello dei parcheggi è notoriamente un problema di difficile soluzione, anche in un piccolo comune come Cutrofiano. Una lacuna che avrebbe spinto, secondo l’ipotesi accusatoria, un uomo di 78 anni, Donato Gorgoni, originario della cittadina della Grecìa salentina, ad alterare notte tempo la segnaletica orizzontale in prossimità della farmacia di famiglia (trasformandola da blu a gialla), per agevolare il parcheggio dei clienti della stessa. Uno stratagemma che, però, non è sfuggito al comandante della polizia municipale di Cutrofiano, Francesco Russo (53 anni, morto tragicamente suicida a giugno 2011). Il giorno dopo il tenente avrebbe attribuito l’illecito proprio al 78enne. Un’accusa che l’uomo non avrebbe per nulla gradito. Gorgoni, infatti, avrebbe inveito contro gli agenti della polizia municipale, arrivando anche a minacciarli. Da quello scontro verbale è scaturita una denuncia per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, poi sfociata in un processo penale.

Ieri, il giudice monocratico del tribunale di Galatina, Giovanni Gallo, ha condannato l'imputato, assistito dall'avvocato Ubaldo Macrì, a sette mesi di reclusione. Una sentenza che la difesa del 78enne ha già annunciato di voler impugnare in appello. Nel processo si sono costituiti come parte civile il comune di Cutrofiano e la famiglia del comandante dei vigili, assistiti dagli avvocati Mario Stefanizzi e Francesco Galluccio. Quello dei parcheggi è, però, l’ultimo di una lunga serie di casi giudiziari che ha visto come protagonista Donato Gorgoni. L’uomo, già condannato in passato per una vicenda legata alla sofisticazione vinicola, si sarebbe scontrato nuovamente con gli agenti della polizia municipale.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Giovanni Gagliotta, ha chiuso nelle scorse settimane un’altra inchiesta in cui è indagato per le ipotesi di reato di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. A scatenare la sua rabbia, in questo caso, una banale contravvenzione. Il 78enne, infine, fu arrestato dai carabinieri a fine aprile scorso dopo un lungo inseguimento per le vie del Salento, protrattosi per oltre trenta chilometri. L’uomo non si fermò all’alt dei militari dell’Arma, impegnati in un posto di blocco. Diverse furono le pattuglie impegnate nell’inseguimento, concluso solo a Surano. L’auto su cui viaggiava Donato Gorgoni, una Fiat Punto, oltre a risultare rubata, aveva anche la targa non corrispondente al veicolo. 

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