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Cronaca

Localizzazione nuove farmacie, Il Consiglio di Stato conferma le scelte della Regione

Con una importante sentenza il Consiglio di Stato si è definitivamente pronunciato sulla legittimità del procedimento seguito dalla Regione per la localizzazione delle nuove farmacie, di cui 42 nella provincia di Lecce

LECCE – Con una importante sentenza il Consiglio di Stato si è definitivamente pronunciato sulla legittimità del procedimento seguito dalla Regione per la localizzazione delle nuove farmacie – in totale ben 188 su tutto il territorio regionale (di cui 42 nella provincia di Lecce, 25 in quella di Taranto  e 19 in quella di Brindisi)  – derivanti dall’applicazione del decreto legge “Cresci Italia” (il d.l. n. 1/2012).

Condividendo le tesi formulate dagli avvocati Pier Luigi e Giorgio Portaluri per conto di una farmacia intervenuta in giudizio in difesa della scelta localizzativa regionale, il Consiglio di Stato ha affermato che l’individuazione di queste nuove sedi deve garantirne l’equa distribuzione sul territorio comunale e deve essere svincolata dalla formazione – complicata e fonte di lungaggini – di piante organiche.

Le nuove farmacie devono cioè essere collocate nelle zone del territorio comunale più popolose e meno fornite di presidi, assicurando così la capillarità della distribuzione cittadina dei farmaci. Sulla base di queste considerazioni il Consiglio di Stato ha ritenuto legittima la scelta localizzativa effettuata dalla Regione, la quale aveva collocato una farmacia nella zona più popolosa di un comune e non in una piccola frazione.

Inoltre, il Consiglio di Stato ha chiarito che la delimitazione delle zone delle nuove sedi non deve più seguire le logiche di redazione delle vecchie “piante organiche”, nelle quali ogni farmacia aveva una precisa area all’interno della quale poteva essere collocata. Oggi, invece, la Regione può limitarsi a indicare una o più vie come zona di pertinenza delle nuove farmacie: procedimento molto più snello ed efficiente.

La lunga vicenda amministrativa ha preso avvio dopo l’approvazione del decreto “Cresci Italia”, il quale ha ridotto il rapporto tra il numero di abitanti e le farmacie attive in un Comune prevedendo un procedimento rapido per l’assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche derivanti dall’applicazione del nuovo criterio.

In particolare, il decreto “Cresci Italia” ha stabilito che i comuni – e in caso di loro inerzia, le Regioni provvedano alla localizzazione delle nuove sedi farmaceutiche e che la Regione ne curi poi la successiva fase di assegnazione mediante concorso.

Nella vicenda su cui si è pronunciato il Consiglio di Stato, il comune non aveva esercitato il potere localizzativo entro i termini previsti dalla legge e, pertanto, era intervenuta in via sostitutiva la Regione, la quale aveva posizionato il nuovo presidio nel centro urbano e non nella poco popolosa frazione.

Le farmacie attive in quel Comune avevano impugnato innanzi al Tar di Lecce la scelta localizzativa regionale, sostenendo che la Regione avrebbe, per un verso, trascurato la frazione e, per altro verso, avrebbe eccessivamente compresso i bacini d’utenza delle farmacie del centro urbano. Accogliendo le tesi degli avvocati Portaluri, il Tar aveva invece riconosciuto la piena legittimità della localizzazione prescelta dalla Regione.

Avverso questa pronuncia le farmacie si erano rivolte al Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato ha ribadito la correttezza della decisione localizzativa regionale, la quale rispetta il parametro normativo dell’equità della distribuzione sul territorio dei presidi farmaceutici.

Soddisfazione è stata espressa dal professor Pier Luigi Portaluri, poiché la pronuncia del Consiglio di Stato chiarisce che “la localizzazione regionale delle nuove farmacie deve essere svincolata dai meccanismi lenti e farraginosi delle precedenti piante organiche, proprio al fine di garantire rapidamente l’equa distribuzione sul territorio comunale di un servizio fondamentale per la salute dei cittadini come quello assicurato dalle farmacie”.

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