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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Londra, "Hungry eyes": 650mila telecamere ci osservano

E' stato calcolato che si viene ripresi in media 300 volte al giorno. La videosroveglianza è aumentata inesorabilmente dopo l'11 settembre

Questa volta si parte con una canzone.

Ok, cliccate su https://www.youtube.com/watch?v=hRyO2UuSUT0

Fatto? Tenete il brano in sottofondo. Molto bene. Basta, era solo per portare un po' di musica sulla vostra scrivania, nel caso fosse sprovvista :-)

La canzone si chiama "Hungry eyes", alla lettera "occhi affamati" sapete quando "ci mangiamo con lo sguardo" cose e persone che attraggono i nostri occhi? Quello.
Un po' ciò che accade anche nel mondo attuale che passa inesorabile dal video, dall'occhio di una telecamera.

A Londra si dice che tutti veniamo ripresi in media 300 volte al giorno, esistono sparse per le strade più di 650.000 telecamere a circuito chiuso. Sono aumentate inesorabilmente dalla triste data dello 07 07, tradotto: l'11 Settembre di Londra.
Gli attacchi terroristici che nell'estate del 2005 colpirono la rete di trasporto della città.

Un controllo prepotente, esasperato. Ripresa costante e disperata di quello si muove. Nel tentativo di tenere tutto sotto controllo, di registrare la vita e di fermare chi la vuole fermare. Se così non fosse Roma non avrebbe messo mai le mani sulla follia che nei giorni scorsi ha segnato drammaticamente con un delitto la metropolitata della Capitale. Hungry eyes. Occhi affamati che difendono e portano giustizia.
Doloroso pensare a certi fatti brutali che la musica risulta un po' stridente. E credo che il link che vi ho suggerito di cliccare abbia, a questo punto, esaurito le note.

La canzone è comunque tratta dalla colonna sonora di "Dirty Dancing", il film con Patrick Swayze and Jennifer Grey che quest'anno festeggia 20 anni dalla sua uscita. A Londra, nella versione Musical per il teatro, registra il tutto esaurito dall'inaugurazione al Aldwyck Theatre, Covent Garden, il 29 Settembre 2006. Nostalgia rosa degli anni '80 che narra l'estate del '63. L'amore che sboccia tra le spiagge di Cuba tra un maestro di ballo ed una ragazza giunta dall'America come una caramella rosa.
Nostalgia Pink.

Giusto per aggiungere una nota velata di nero, che stacca con il rosa, ho scoperto che in Gran Bretagna esiste una speciale classifica delle canzoni più richieste e da eseguire ai funerali. Ebbene, al terzo posto c'è proprio una canzone tratta dalla colonna sonora di "Dirty Dancing", si chiama "I've had the time of my life". E giusto per stemperare un po' di pensieri e per stimolare occhi ed ormoni, sogni e ricordi, vi invito nuovamente a cliccare su https://www.youtube.com/watch?v=mNH0iaRZeKw

Sapete, dopo aver rivisto Patrick Swayze nel video di YouTube, ho pensato di andare ad iscrivermi ad una scuola di ballo.

A grande richiesta, per la cronaca, il musical del "ballo sporco"è stato prorogato fino all'ottobre del 2008.

Rapita dal rosa ho tralasciato il discorso sulle telecamere piantate ad ogni angolo di strada della Big City. Certo George Orwell aveva davvero "visto" lontano quando parlava di Grande Fratello, del grande occhio che avrebbe controllato l'uomo. E forse non avrebbe nemmeno immaginato, per esempio, che la casa dove egli ha vissuto fino al giorno della sua morte, a Islington, Nord di Londra, si sarebbe trovata sotto il severo controllo di ben 32 telecamere piazzate ovunque. Orwell, nel 1948, immaginava un mondo controllato da un unico partito guidato dal Big Brother, e in grado di controllare la vita di ogni uomo. Big Brother, Grande Fratello, si, ricorda qualcosa. Perfino il pub preferito dallo scrittore è perennemente controllato. Per gli appassionati ecco l'indirizzo del Compton Arms, 4, Compton Avenue.

Si, parlavamo di occhi affamati. E tanto per completare, e poi chiudere, potrei aggiungere un altro fatto sconcertante, e forse qui George non ci sarebbe arrivato, se non altro per pudore. All'inizio di quest'anno, sul tavolo del governo Blair pare sia approdata una proposta allarmante. Cioé quella di installare nuove telecamere capaci, però, di scannerizzare il corpo umano, proprio come con le valigie all'aeroporto. Se questo accadesse raggi x senza pietà rivelerebbero tutto il nostro "contenuto".

Aiuto, siamo circondati.

Vedere o non vedere, si sfoglia la margherita e Londra sfoglia le persone. Se verrà o meno approvata la proposta "indecente" di sicuro non lo sapremo mai.

Vedere o non vedere.

Il blu del mio precedente articolo ha ispirato un bel messaggio a Beppe da Lecce, e i draghi hanno fatto amicizia con gli orchi di Raffaele da Roma.
Augusta, Lecce, delicata, ha raccontato il suo blu personale. Grazie a te.

Vedere o non vedere.

A proposito. Ogni tanto mi capita di reincontrare in metro un musicista di strada, uno dei tanti che, per qualche penny, procurano la colonna sonora alla gente di passaggio.

Lui fischia. Questo musicista semplicemente fischia canzoni molto famose. Il suo cappello è sempre colmo di monetine. L'altro giorno fischiava "Somewhere over the rainbow", da qualche parte oltre l'arcobaleno. I cuori dei passanti colmi di gratitudine.Lui indicava la strada verso i colori. E batteva il ritmo con un bastone bianco sul pavimento dei sotterranei della metropolitana. Ma non vi ho ancora detto che quest'uomo è cieco.

Per voi una settimana attraversata da un meraviglioso arcobaleno.

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