Lotta al narcotraffico, sequestrata oltre una tonnellata e mezzo di marijuana

LECCE – Un gommone con un carico di oltre una tonnellata e mezzo di marijuana, equipaggiato con due potenti motori fuoribordo da 225 cavalli per attraversare in poco tempo il Canale d’Otranto. Un copione ormai classico nell’infinita storia dei trafficanti, della droga che dall’Albania approda sulle coste pugliesi. L’ultimo carico è stato intercettato mercoledì pomeriggio. Un’imbarcazione visibilmente carica di sostanza stupefacente, che si dirigeva verso le coste italiane, è stata localizzata dagli assetti aeronavali del Gruppo aeronavale della Guardia di finanza di Taranto, che svolge funzioni di Centro di coordinamento locale Frontex per l’operazione “Triton”. Le velocissime unità navali del Reparto operativo aeronavale delle fiamme gialle di Bari, sono state allertate e indirizzate verso l’obiettivo.

Il gommone è stato intercettato dopo un inseguimento a circa venti miglia al largo Monopoli, con l’abbordaggio dell’imbarcazione, nonostante gli occupanti abbiano cercato di evitare la cattura con manovre elusive e gettando in mare parte del carico. Gli scafisti, entrambi Albanesi A.D. di 51 anni e E.A. di 25 anni, sono stati arrestati per detenzione e traffico internazionale di stupefacenti. La marijuana recuperata e sequestrata dai finanzieri anche in mare, era confezionata in 79 colli di varie dimensioni del peso complessivo di 1.598 chilogrammi, per oltre un milione e mezzo di dosi che avrebbero fruttato al dettaglio oltre 15 milioni di euro all’organizzazione criminale.

Dall’inizio di quest’anno la Guardia di Finanza ha sequestrato circa nove tonnellate di marijuana, oltre un terzo di quella sequestrata nel 2016, e arrestato tredici trafficanti. Prosegue incessante la sorveglianza al confine meridionale dell’Unione Europea, da parte delle unità aeronavali del Corpo, per contrastare i traffici illeciti perpetrati tramite rotte marittime.