rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro / Viale XXV Luglio

Infiltrazione mafiosa negli appalti, la prefettura risponde con una banca dati

Grazie ad un programma finanziato dall'Unione europea e gestito dal ministero dell'Interno, la prefettura leccese si doterà di un archivio degli appalti pubblici, ed un sistema di videoconferenze per garantire trasparenza

LECCE  - L'idea di un nuovo modello di governance , attecchirà nella provincia di Lecce, per combattere il condizionamento mafioso nel sistema economico. A prevenire i reati di infiltrazione mafiosa, da oggi ci penserà la prefettura. Grazie al Pon "Sicurezza", un programma gestito dal ministero dell’Interno e cofinanziato dall’Unione europea, sarà più semplice gestire, alcune "incursioni" telematiche negli appalti pubblici. La soluzione sta  in  sistemi tecnologici digitale, di videocomunicazione e di raccolta dei dati forniti dalle stazioni appaltanti. Il Comitato di valutazione, presieduto da Nicola Izzo, ha ammesso a finanziamento il progetto “La rete dei responsabili della legalità negli appalti pubblici”, proposto dal prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta.

Il progetto è finalizzato al potenziamento della dotazione tecnologica della pubblica amministrazione, per migliorarne efficienza e trasparenza, e prevede la realizzazione di una banca dati relativa agli appalti pubblici, un sistema di videoconferenze e la ristrutturazione di locali destinati ad ospitare il Gruppo interforze appalti, il Gia, che svolge accertamenti e verifiche nei confronti delle ditte partecipanti a gare pubbliche.

Il potenziamento della dotazione tecnologica, integrando le soluzioni già disponibili secondo il piano di e-government nazionale, consentirà di disporre di informazioni tempestive e complete, non solo nelle fasi di esecuzione dei lavori, ma anche a monte: quelle dell’aggiudicazione dell’appalto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Infiltrazione mafiosa negli appalti, la prefettura risponde con una banca dati

LeccePrima è in caricamento