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Cronaca

Detenuto pestato in cella? Agenti a giudizio e caso in Parlamento

Interrogazione parlamentare di tre senatori per il pestaggio che avrebbe subito un detenuto salentino, nel penitenziario di Lucera, ad opera del personale carcerario. L'uomo fu arrestato nell'operazione "Cinemastore"

LECCE – Tutto è partito dalla denuncia di Giuseppe Rotundo, 49enne, di Minervino di Lecce, detenuto nel carcere di Lucera, in provincia di Foggia, dopo essere stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Cinemastore”, condotta dalla squadra mobile di Lecce. Proprio nel penitenziario foggiano, tempo addietro Rotundo sarebbe stato vittima di un pestaggio ad opera del personale carcerario, tant’è che accertamenti in merito al fatto sono stati disposti anche dalla Procura di Lecce - informata dell’accaduto da Elvia Belmonte, difensore di fiducia del detenuto salentino -, che ha delegato per l’avvio degli accertamenti la polizia scientifica della questura di Foggia.

Ora la vicenda giunge in parlamento. Dove i senatori Salvo Fleres (Grande Sud), Donatella Poretti e Marco Perduca (Radicali Italiani), su sollecitazione dell’ecologista radicale Emilio Quintieri, hanno depositato un'interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia Paola Severino.

“Il procedimento penale istruito dal pubblico ministero Pasquale De Luca – si legge nella nota stampa dei tre senatori – è stato definito con la citazione diretta a giudizio del sovrintendente Pasquale De Gennaro, dell’assistente capo Francesco Benincaso e dell’assistente capo Vincenzo Leone, tutti appartenenti alla polizia penitenziaria ed in servizio presso la casa circondariale di Lucera”. Ad ogni modo anche Rotundo, in un separato ed autonomo procedimento penale, è stato rinviato a giudizio per violenza e minaccia e lesioni ai tre pubblici uifficiali della polizia penitenziaria".

“Tutti devono rispondere, in concorso tra loro – si legge ancora - di aver abusato dei mezzi di correzione o disciplina in danno di Giuseppe Rotundo, a loro affidato per ragione di vigilanza o custodia, che aveva proferito parole offensive nei confronti dell’assistente Capo Benincaso, insieme portandolo in una cella di isolamento, costringendolo a spogliarsi e colpendolo con calci e pugni in varie parti del corpo; di aver sottoposto a misure di rigore non consentite dalla legge il detenuto Rotundo di cui essi avevano la custodia, insieme invitandolo a seguirli in una cella di isolamento e là colpendolo con calci e pugni in varie parti del corpo ed infine per avergli cagionato lesioni personali guaribili entro 40 giorni, insieme colpendolo prima con un pugno alla nuca, poi in faccia ed infine con calci e pugni su tutto il corpo, pure facendolo cadere a terra in uno stato di incoscienza, così procurandogli  ‘ematoma avambraccio destro, emitorace sinistro con graffi, vistoso ematoma ginocchio, gamba e caviglia destra, ematoma regione periorbitale bilaterale, emorragia oculare e orbitale bilaterale, tumefazione regione frontale destra, ematoma regione mandibolare sinistra; con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio.” 

Sovraffollamento. "Attualmente nella casa circondariale di Lucera - continua la nota - a fronte di una capienza regolamentare di 156 reclusi, nonostante i diversi lavori di ristrutturazione nelle diverse aree detentive, sono ospitate circa 250 persone. Sembra che vi si siano verificati 5 ferimenti, 11 colluttazioni, 8 atti di autolesionismo, 3 tentati suicidi, 9 scioperi della fame, 1 fenomeno di violenza, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, 3 manifestazioni di percussione rumorosa dei cancelli. Il personale di polizia penitenziaria sarebbe composto da 104 unità di cui 6 unità femminili (senza che vi sia un Reparto detentivo femminile). Sembra inoltre che le scale di ingresso ai Reparti detentivi ed in tutti gli altri posti di servizio dell'Istituto presentino dei limiti in termini di sicurezza in violazione della normativa prevista dal decreto legislativo n. 81 del 2008". L'udienza si terrà innanzi al giudice monocratico del Tribunale di Lucera il prossimo 5 marzo 2013. 

Qui, il testo dell'interrogazione, in Pdf: INTERROGAZIONE

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