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Cronaca

Ma dal Pd arriva un freno agli entusiasmi bipartisan

Il consigliere regionale Antonio Maniglio definisce "stucchevole il clima zuccheroso sull'intesa" tra ministro e governatore. Da via Tasso un monito al sindaco: "Senza di noi, Comune già fallito"

LECCE - Il consigliere regionale del Pd Antonio Maniglio, interviene a smorzare gli entusiasmi del duo Fitto - Vendola, in relazione ai finanziamenti per il Piano per il Sud, e quello di Perrone sulle risorse liberate dalla giunta regionale che serviranno a saldare i tre debito del Comune di Lecce con la società Leadri che ha realizzato la Tangenziale Est.

"Il clima zuccheroso che traspare nei commenti sull'intesa tra Fitto e Vendola - scrive Maniglio - è diventato stucchevole, visto che si tratta di un atto dovuto per legge. Alla Puglia infatti, come si deduce dalla lettura dei giornali, non è stato riservato alcun trattamento di favore, perché le risorse dei Fas sono state assegnate a tutte le regioni meridionali. E ciò avviene perché nel 2003 - quando Fitto stava in Puglia e Vendola era all'opposizione del centrosinistra - si stabilì che l'85 per cento dei fondi per le aree sottoutilizzate (FAS) andava al Sud e il 15 per cento al Nord".

L'obiettivo di Maniglio si sposta poi sul capoluogo salentino: "E veniamo a Lecce. La programmazione e la destinazione dei fondi è di competenza della Regione. Altro che i soldi non sono della Regione. E sulla vicenda della tangenziale la domanda è la seguente: è normale finanziare un Comune per coprire debiti fuori bilancio per un'opera già finanziata? E caricare sui fondi per le infrastrutture anche i costi dei contenziosi e dei vari lodi"?

"Forse che all'Asi di Lecce o a Porto Cesareo, che pure riceveranno importanti risorse, hanno avviato i lavori a prescindere dalla esistenza o meno della copertura finanziaria? Serietà imporrebbe di riconoscere i propri errori. E dire che il Comune di Lecce ha gestito in modo pessimo la politica degli investimenti. E ciò ha provocato debiti fuori bilancio e buchi diffusi. Dopo di che, per la manna che arriva da Bari, si ringrazia Vendola e la giunta per il gentile cadeau, e noi -che condividiamo questa scelta a favore dei leccesi- ne siamo contenti".

Il Pd cittadino: "Senza il nostro senso di responsabilità il Comune di Lecce sarebbe fallito".

Soddisfazione per gli stanziamenti del Cipe e della Regione Puglia anche da parte del Pd salentino che però replica alle dichiarazioni del sindaco Perrone: "È sicuramente un primo importante traguardo, ma risulta sempre più urgente che anche nella nostra provincia si sviluppi il dialogo tra tutte le forze politiche e le istituzioni allo scopo di spingere per la realizzazione di quelle urgenti opere di sistema, indispensabili per lo sviluppo del Salento, che ancora mancano e che con le risorse liberate si può in parte avviare. Non sfugge però che questo utile obiettivo a Lecce, purtroppo, sembra lontano da attuarsi alla luce delle dichiarazioni del Sindaco Perrone".

"Il primo cittadino leccese - recita il comunicato del Pd - probabilmente non si rende conto di essersi assunto una importante responsabilità nel chiedere alla Regione, cui gli ricordiamo spetta la programmazione e la destinazione dei fondi comunitari, di impiegare 24 milioni delle risorse liberate per coprire debiti fuori bilancio della sua amministrazione. Noi ci auguriamo che le pratiche che gli uffici comunali ora dovranno istruire possano superare il vaglio di ammissibilità a questo tipo di finanziamenti e la città di Lecce si possa salvare dal dissesto. Resta tuttavia singolare che il Sindaco, invece di chiedere scusa per avere accumulato i debiti che ora chiede alla Regione di coprire, preferisca accusare il Pd cittadino e il membri del gruppo consiliare, senza comprendere che senza il senso di responsabilità da questi dimostrato il Comune di Lecce oggi potrebbe essere veramente sull'orlo del fallimento".

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