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Cronaca Matino

Madre e figlia minacciate con un piede di porco e rapinate: condannato 36enne

E’ arrivato il verdetto sull’episodio avvenuto la notte del 6 febbraio del 2012 in un’abitazione a Matino. Per l’accusa, l’imputato con un complice riuscì ad appropriarsi di denaro e gioielli dal valore sui cinquemila euro

MATINO - E’ stato condannato a sei anni e mezzo di reclusione, più 2.500 euro di multa, Pierpaolo Damiano Vignacastrisi, 36enne di Matino, poiché ritenuto responsabile della rapina avvenuta il 6 febbraio del 2012 in un’abitazione dove si trovavano la proprietaria e la figlia.

Entrambe erano parti civili al processo (rispettivamente con gli avvocati Luca Puce e Anna Maria Barone) e quest'ultima ha ottenuto un risarcimento del danno per 15mila euro, mentre l'altra è deceduta.

Lo ha stabilito la sentenza emessa nei giorni scorsi dal presidente della seconda sezione penale del tribunale di Lecce, Stefano Sernia.

Stando all’accusa, Vignacastrisi  insieme a un altro uomo, nel frattempo defunto,  dopo aver forzato l’avvolgibile e rotto la porta a vetri del vano soggiorno si sarebbero introdotti  nell’appartamento, posto al piano superiore dell’abitazione della donna . Qui avrebbero messo a soqquadro tutti gli ambienti, riuscendo a impossessarsi  di una collana in oro bianco, e alcuni anelli d’oro; successivamente, attraverso la scala interna, avrebbero raggiunto il piano inferiore, dove si trovavano le due donne che sarebbero state minacciate con un piede di porco, costringendole a consegnare soldi e anche i gioielli che indossavano in quel momento. Arraffato il bottino, dal valore di circa cinquemila euro, Vignacastrisi e il complice riuscirono a fuggire, ma furono poi identificati.

Non appena saranno depositate le motivazioni (entro novanta giorni), l’imputato valuterà il ricorso in appello attraverso gli avvocati Umberto Leo e Stefano Palma.

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