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Cronaca Otranto

Maestrale, stop del prefetto di trenta giorni. Ma è polemica per la Praja

Provvedimento definitivo del prefetto per il locale di Otranto, dopo l'assembramento segnalato dal commissariato. Ma per la serata del dj Bob Sinclar a Gallipoli, il Codacons attacca e presenta un altro esposto in Procura

OTRANTO – Trenta giorni di chiusura. È il provvedimento del prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, fresca d’insediamento, che segue quello provvisorio adottato dal commissariato di polizia di Otranto, valido per cinque giorni, a carico del chiosco-bar Maestrale di lungomare degli Eroi.

La sera del 23 luglio gli agenti erano intervenuti perché, al momento dell’inaugurazione, si era creato un enorme assembramento in tutta l’area destinata all’attività commerciale e, senza soluzione di continuità, anche sul molo Santi Martiri, dove si trova la struttura. Si era così adottato un primo provvedimento provvisorio, per la violazione delle norme per il contenimento dell’emergenza coronavirus.

Oggi, sul posto si sono così ripresentati gli agenti della squadra di polizia amministrativa del commissariato, per notificare al titolare del Maestrale il provvedimento ultimo, a firma del prefetto, che, come detto, ha durata di trenta giorni. Una vera stangata, perché significa per l’attività una paralisi nel clou di un’estate già deprivata di molti arrivi.  Tant’è. È stata contestata la mancata osservanza delle misure adottate per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, come da Dpcm del Governo e decreto della Regione Puglia. I cinque giorni saranno scomputati dalla sanzione accessoria ora definitivamente irrogata dalla Prefettura.

Ma è polemica sulla discoteca Praja

Sull’altro versante, quello jonico, intanto, non si placano le polemiche riguardanti la discoteca Praja di Gallipoli, dove ieri sera si è esibito il dj Bob Sinclar. Il Codacons, che sul caso aveva presentato già un’istanza al prefetto nei giorni scorsi, chiedendo che fosse bloccata la serata, in previsione di un grosso afflusso, oggi annuncia di aver inoltrato un nuovo esposto alla Procura della Repubblica di Lecce “affinché si accerti la correttezza dell’operato di organizzatori e di chi ha autorizzato l’evento, e della stessa Regione Puglia”.

“Ancora una volta le immagini della serata di ieri testimoniano un assembramento assurdo presso il locale – scrivono dall’associazione di difesa dei consumatori -, con migliaia di giovani accalcati uno sull’altro e sprovvisti di mascherina. Una situazione di evidente pericolo sul fronte Covid – prosegue il Codacons - legittimata sia dal Comitato per l’ordine e la sicurezza, che ha dato il via libera alla serata, sia dalla Regione Puglia, che ha dettato le linee guida su intrattenimento nei locali pubblici e spettacoli all’aperto, cui le discoteche si adeguano”.

Ecco perché l’esposto in Procura. Per  “accertare se, alla luce della grave emergenza sanitaria vissuta dal paese, le disposizioni dettate dalla Regione siano adeguate e vadano nella direzione di tutelare i cittadini, o se al contrario possono costituire un pericolo sul fronte della salute pubblica”.

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