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Cronaca

Mafia, droga e spari sotto le “Vele”, 18 condanne e 22 assoluzioni

Emesso il verdetto nel processo abbreviato nato dall’operazione “Le Vele”, su due gruppi impegnati nel mercato della droga. Nessun responsabile sulle sparatorie avvenute a Lecce nel 2015

LECCE - Si è chiuso oggi il processo abbreviato per i 41 imputati (uno dei quali nel frattempo è deceduto) coinvolti nell’inchiesta “Vele” sulle due compagini criminali impegnate nel mercato degli stupefacenti. E il verdetto emesso dal giudice Sergio Tosi ha riconosciuto la responsabilità solo per 18 persone. Per gli altri 22, l’esito è stato di assoluzione per non aver commesso il fatto e tra loro ci sono anche i leccesi Mattia Monaco, di 31 anni, Gianluca Palazzo, di 43, e Giovanni Taurino, di 30, che erano accusati di due sparatorie avvenute nel 2015 a Lecce, i primi due come esecutori, il terzo, come mandante.

Attraverso l’avvocato Raffaele Benfatto, i tre sono riusciti a dimostrare l’estraneità agli episodi contestati nell’inchiesta condotta dal procuratore Guglielmo Cataldi con gli agenti della squadra mobile di Lecce: il 21 novembre, quando furono esplosi tre colpi di pistola calibro 7.65 contro N. P.Attilio Salvini, in seguito al quale, quest’ultimo riportò la frattura del piede sinistro;  il giorno seguente, quando altri tre colpi di pistola furono indirizzati a M. P.

Nel processo, rispondevano di associazione mafiosa i leccesi Cristian Cito, 29 anni, e i fratelli Massimiliano e Gianfranco Elia, di  42 e 46 anni, accusati di aver gestito il mercato della droga, insieme ad Angelo Corrado, 39 (diventato collaboratore di giustizia), dopo l’arresto dei boss storici, Pasquale, meglio noto come Maurizio, Briganti e Cristian Pepe. Per gli altri imputati, i reati contestati a vario titolo erano di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le motivazioni del dispositivo saranno depositate entro trenta giorni.

Inflitte condanne per oltre un secolo

Ecco l’elenco completo di tutte le condanne emesse oggi dal giudice Tosi che complessivamente superano un secolo di reclusione: 4 anni e 2 mesi, più 18mila euro di multa, per Josè Acquaviva Bruno, 36 anni di San Pietro Vernotico ma residente a Lecce; 5 anni e 4 mesi, più 22mila euro di multa, per Giampiero Alula, 40, di San Pietro Vernotico;  un anno e 8 mesi, più 4mila di multa, per Daniele Balloi, 36, di Lecce, residente a Melendugno; 6 anni e 8 mesi per Andrea Bisconti, 37, di Lecce; 7 anni e 2 mesi, più 30mila euro di multa, per Gianluca Calabrese, 31 anni, di Copertino; 2 anni, 9 mesi e 10 giorni, per Antonio Calò, 46, di Lecce; 8 anni e mezzo per Cristian Cito, 29 anni, di Lecce; 7 anni per Angelo Corrado, 39, di Lecce; 15 anni per Gianfranco Elia, 46 anni, di Lecce; 8 anni e 8 mesi per Massimiliano Elia, 42, di Lecce; 4 anni, 5 mesi e 10 giorni, più 19mila euro di multa, per Antonio Giglio, 46, di Brindisi; 4 anni e 8 mesi, più 20mila euro di multa, per Cesare Iaia, 43, di Brindisi; 7 anni e due mesi per Luca Pacentrilli, 29, di Lecce; 7 anni e due mesi, più 20mila euro di multa, per  Saulle Politi, 45 anni, di Monteroni di Lecce (fra i nomi di spicco, già coinvolto in altre importanti operazioni); 8 anni e 10 mesi per Antonio Restia, 53, di Lecce; 2 anni, 9 mesi e 10 giorni, più 667 euro di multa, per Roberto Santo, 44, di Lecce; 4 anni e 2 mesi, più 18mila euro di multa, per Marianna Serio, 41, di Maglie ma residente a Lecce; 4 anni e mezzo, più 20mila euro di multa, per Gabriele Tarantino, 39, di Campi Salentina.

Le assoluzioni

Assoluzione per non aver commesso il fatto è stata pronunciata per: Giovanni Taurino, 30, di Lecce (la richiesta era di 6 anni); Oronzo Russo, 31, di Lecce (9 anni); Danilo De Tommasi, 29, di Lecce (9 anni); Andrea Podo, 23, di Lecce (9 anni); Diego Podo, 33enne di Lecce (chiesti 9 anni). E ancora per: Angelo Braì, 45, di Merine (frazione di Lizzanello) (4 anni); Fabio Campa, 45, di Lecce (3 anni e 8 mesi); Marco De Lorenzi, 39, di Lecce (3 anni e 8 mesi); Vincenzo Sasha De Riccardis, 22, di Lecce (6 anni); Manuel Gigante, 37, di Lecce (4 anni); Antonio Giordano, 46 anni, di Monteroni (8 anni); Giuseppe Guido, 28, di Lecce (3 anni); Rudy Lubelli, 28, di Lecce (4 anni); Mattia Monaco, 31, di Lecce (6 anni); Gianluca Negro, 33, di Lecce ma residente a Surbo (chiesti 14 anni); Gianluca Palazzo, 43, di Lecce (6 anni); Cristian Roi, 36 anni, di Copertino (4 anni e 6 mesi); Michela Secondo, 39, di Lecce (la richiesta era di 3 anni e 8 mesi); Alessandro Serino, 47, di Lecce (6 anni); Riccardo Zingarello, 44, di Lecce (3 anni); Antonio Sgura, 54, di Brindisi (8 anni); Gianluca Rubino, 27 anni, di Mesagne. “Non luogo a procedere” per Rodolfo Franco, 61 anni, di San Cesario di Lecce che nel frattempo è deceduto.

Altri due imputati avevano già chiuso il loro conto con la giustizia, patteggiando la pena: Cesario Filippo, 40 anni, di San Pietro Vernotico (tre anni e nove mesi di reclusione, più 20mila euro di multa) e Krenar Skendaj, albanese di 46 anni (4 anni e 4 mesi di reclusione, più 18mila euro di multa, in continuazione a una precedente sentenza).

Per altri, invece, il giudice, al termine dell’udienza preliminare, aveva disposto: il non luogo a procedere per Soni Hajdari, 25enne di Lecce, e Antonio Signorile, 48, di Brindisi; la trasmissione degli atti per rinnovare l’avviso di conclusione delle indagini per Antonio Balloi, 71enne originario di Nuoro.

La difesa

Il pool difensivo era composto dagli avvocati: Raffaele Benfatto, Cosimo D’Agostino, Giuseppe Presicce, Stefano Pati, Giuseppe De Luca, Ladislao Massari, Antonio Savoia,  Umberto Leo, Maria Cristina Brindisino, Gabriella Mastrolia, Sergio Luceri, Dario Budano, Mariangela Calò, Rita Ciccarese, Laura Bruno, Gabriele Valentini,  Mauro Cramis, Pantaleo Cannoletta, Salvatore Rollo, Roberta Capodieci, Ivan Feola, Luciano De Francesco, Alessandro Dell’Atti, Daniela De Liguori, Alessandro Stomeo, Luciano Calò, Giuseppe Talò, Loredana Pasca, Stefano Notarpietro, Anna Elisa Prete, Nicola Caroli.

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