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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Leverano / Via Carmiano

Magnete per alterare il contatore nel cimitero: nei guai titolare della ditta

Il 45enne che con la sua impresa individuale ha l'appalto per la gestione e la manutenzione dell'illuminazione nel camposanto di Leverano indagato dai carabinieri per furto di energia elettrica. Il sopralluogo con i tecnici dell'Enel s'è svolto questa mattina

LEVERANO – Presunta frode alla luce delle lampade votive. La contestazione, di certo, è grave, e le prime prove già raccolte. Il responsabile, infatti, avrebbe adottato il vecchio trucco del magnete che rallenta il contatore dell’Enel, per un risparmio considerevole in bolletta. 

Questa volta non è il classico commerciante, proprietario di un bar, una macelleria, una lavanderia, e nemmeno qualche inquilino di palazzine, ma nientemeno che il titolare della ditta individuale che detiene dal 2012 l’appalto per la gestione e manutenzione dell’illuminazione nel cimitero di Leverano: Giuseppe Durante, 45enne del posto.

Increduli i primi cittadini che già questa mattina hanno capito che qualcosa di particolare stesse accadendo, nel momento in cui hanno visto davanti al camposanto di via Carmiano un insolito movimento di carabinieri, in testa il comandante della stazione, maresciallo Gianluca Pagliara, seguiti da una squadra dell’Enel.

I militari si sono mossi dopo una precisa segnalazione e nei pressi del contatore, proprio accanto all’ingresso del luogo in cui i leveranesi si recano a pregare sulle lapidi dei loro cari estinti, sarebbe stata rilevata la presenza del classico magnete in grado di alterare il conteggio rispetto all’energia realmente erogata dall’ente. Ed era proprio la ditta ad avere il contratto con l’Enel e, in pratica, a essere lo sportello di riferimento per gli stessi cittadini.

Da quanto andasse avanti questa vicenda, non è dato saperlo, anche se, secondo i carabinieri, l'abitudine si sarebbe consolidata da diverso tempo. Certo è che per ora il titolare risponde quantomeno di furto di energia elettrica. Tale il reato per il quale è stato indagato dai militari, che, nel frattempo, hanno anche acquisito dall'ufficio tecnico comunale i documenti riguardanti l'appalto.   

Il primo accertamento, quello che ha permesso di svelare un sistema per nulla inedito, ma di solito più in voga in esercizi commerciali che in luoghi come i cimiteri, s’è svolto questa mattina. Il danno reale non è però ancora stato stabilito e si potrà calcolare solo dopo una certosina perizia tecnica. Insomma, le indagini andranno ancora avanti. Il sospetto fin da ora è però che la cifra che ne verrà fuori sarà piuttosto elevata.  

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