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Cronaca

Malpensa, merce contraffatta destinata anche a Lecce

Scarpe, capi di abbigliamento, cinture, borse, cappelli, orologi, bigiotteria, occhiali, cosmetici, portamonete, accessori per pc e telefonia. Tutto sequestrato. Fra le destinazioni, anche il Salento

MILANO - Scarpe, capi di abbigliamento, cinture, borse, cappelli, orologi, bigiotteria, occhiali, cosmetici, portamonete, accessori per pc e telefonia. C'era un po' di tutto, fra la merce sequestrata negli ultimi giorni dai militari della guardia di finanza di Malpensa e dal personale dalla dogana, presso lo scalo aeroportuale milanese.

Merce contraffatta, chiaramente, riprodotta in modo più o meno fedele. Proveniente non solo da località vicine, come Grecia e Belgio, ma anche da Asia e Sudamerica, e per l'esattezza, dalle Filippine e dal Perù. Destinazione finale, varie piazze italiani, fra cui spicca anche quella di Lecce, dove ogni anni vengono sequestrati centinaia di migliaia di capi e accessori.

E, insieme con il capoluogo salentino, secondo quanto accertato da finanzieri e doganieri, la merce avrebbe dovuto raggiungere anche altre località, copme Milano, Genova, Palermo, Massa Carrara e Rimini. La scoperta, per quasi 4mila pezzi, è stata fatta nei magazzini di temporanea custodia dell'area Cargo city. Sono proprio i voli cargo, quelli commerciali, che possono celare più facilmente simile merce. I controlli si svolgono sulla scorta delle località di provenienza dei pacchi e delle caratteristiche delle spedizioni, tra cui peso e destinatari finali.

Tutta la merce è stata sequestrata e ora la Procura della Repubblica di Busto Arsizio (sul territorio del quale ricade l'aeroporto Malpensa) ha aperto un'inchiesta per cercare di risalire ai produttori di questa merce, che distorce il mercato e può rappresentare un rischio per l'acquirente ultimo, non essendo sempre chiaro quali siano i materiali di produzione.

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