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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Viale San Nicola

Maltempo, danni anche al camposanto. L’amarezza dei parenti dei defunti

Monumenti funebri divelti e sollevati dalla furia della pioggia, vasi di fiori frantumati, e il disappunto dei famigliari. Questo lo scenario nei giorni successivi al nubifragio. Il dirigente con delega ai servizi cimiteriali: "Arriverà il carico di terra asciutta appena il meteo lo consentirà"

LECCE – Al dolore straziante di una perdita, se ne è aggiunto un altro. Quello di chi, dopo un lutto recente, si è vista “profanare” la tomba di un famigliare dal maltempo.  E’ quanto accaduto a seguito del nubifragio dei giorni scorsi all’interno del cimitero di Lecce. Dove i rigagnoli formati dalla pioggia, divenuti via via fiumi in piena, non hanno risparmiato le tombe del camposanto. Un’intera area, infatti, una di quelle periferiche rispetto all’ingresso principale, a ridosso dell’imbocco della strada statale che conduce a Brindisi, è stata travolta e danneggiata dall’alluvione. Disagi simili furono documentati già lo scorso primo novembre.

Quel che resta è l’avanzo di uno scempio appena consumato. Un’altra sofferenza nel luogo della sofferenza. Monumenti divelti, cuscini superstiti di funerali conclusi un mese addietro, che galleggiano sulle pozzanghere di melma. Bouquet di fiori falcidiati da quei torrenti che hanno trasportato fango e amarezza. Amplificando l’amarezza di chi ha appena subito una perdita. Chi una madre, chi la moglie. Chi il figlio. Più di un cittadino leccese ha lamentato lo scenario al quale è stato costretto ad assistere durante la visita al proprio parente, nei giorni successivi ai temporali.

La responsabilità - stando alle dichiarazioni di un gruppo di persone che ha denunciato il disagio - sarebbe da ricercare nella rimozione dei cordoli che delimitano il perimetro del camposanto. Mentre tutte le altre aree hanno gli argini intatti, fungendo da timida barriera contro l’acqua, nell’area delle sepolture recenti quei mattoni sono stati invece preventivamente spostati, in maniera provvisoria, per permettere le operazioni di riesumazione dei resti di sepolture ormai datate. Senza essere tuttavia rimontati con l'arrivo delle piogge. Terra ancora troppo fresca e poco assestata per sopportare quel carico d’acqua copioso convogliato sulla zolla dalle scalinate poste ad alcuni metri di distanza. Quei gradini hanno creato un inevitabile effetto imbuto verso l’area in cui sono state le ultime salme. Ma non sarebbero stati i cordoli mancanti, dunque, ad arrecare i danni. L’assenza avrebbe inciso, certamente, ma non in maniera determinante.

Questo è anche il parere del dirigente ai servizi cimiteriali di Palazzo Carafa, Maurizio Guido, il quale ha garantito che, nel corso dei prossimi giorni un furgone raggiungerà il cimitero per deporre la nuova terra. “E’ necessario aspettare la fine dell’ondata di maltempo per poter rintracciare materiale asciutto. E’ piovuto per 12 ore di seguito e quei cordoli, se anche fossero stati presenti, non avrebbero garantito l’impermeabilità” , ha dichiarato, per poi proseguire “Si tratta delle sepolture più recenti, la terra è troppo fresca e permeabile. E anche il carico dei monumenti funebri appena edificati non ha retto, facendoli sprofondare. Nel giro di una settimana provvederemo”, ha garantito.

I danni del maltempo al cimitero di Lecce

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