rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Sannicola

Pugno al petto della moglie, ma l’accusa non regge: assolto un 34enne

Si è chiuso con un’assoluzione e con la revoca del divieto di avvicinamento alla ex, il processo nei riguardi di un uomo accusato di matrattamenti

SANNICOLA - Rischiava una condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia, ma alla fine le accuse che gli erano costate un divieto di avvicinamento alla moglie e le conseguenti difficoltà di poter vedere i suoi due figli minorenni, non hanno retto nel processo.

Il verdetto emesso nei giorni scorsi dalla seconda sezione penale del Tribunale di Lecce nei riguardi dell’imputato, un 34enne di Sannicola, è stato di non colpevolezza.

Le motivazioni non sono ancora note, ma di certo, nella decisione del collegio, presieduto dal giudice Pietro Baffa, hanno prevalso  le argomentazioni esposte dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Corrado Passabì. Il legale, anche attraverso alcuni documenti, aveva cercato di smontare la credibilità della ex coniuge. Questa, per esempio, aveva dichiarato di essere stata privata, dopo la fine della relazione, della sua autovettura, ma il difensore ha dimostrato che il mezzo fu acquistato dal suo assistito.

Erano diversi gli episodi oggetto del processo, denunciati due anni fa, l’ultimo e il più grave nel gennaio del 2020, quando durante una discussione l’uomo avrebbe rotto un vaso sferrato un pugno al petto della donna, provocandole un’ecchimosi. In un’altra circostanza, nell’ottobre del 2018, l’avrebbe colpita con uno schiaffo, e nell’anno seguente, le avrebbe lanciato addosso una forchetta.

Con la sentenza è stato annullato anche il divieto di avvicinamento alla persona offesa, che era parte civile in aula con l’avvocato Maurizio Pinca.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pugno al petto della moglie, ma l’accusa non regge: assolto un 34enne

LeccePrima è in caricamento