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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Maltrattamenti e lesioni ai genitori, assolto in appello: "Il fatto non sussiste"

Riformata la sentenza di primo grado a carico di un leccese che venne accusato di aver colpito i parenti con una sbarra di ferro

LECCE – Assolto “perché il fatto non sussiste”. I giudici della Corte d’appello di Lecce, nei giorni scorsi, hanno messo la parola fine alla vicenda di Daniele Baglivi, imprenditore leccese 40enne, titolare di una ditta individuale, iniziata con un arresto avvenuto nel gennaio del 2013 e proseguita nel maggio del 2016 con una condanna in primo grado a due anni e dieci giorni per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.  

Proposto appello tramite il suo difensore, l’avvocato Alessandro Caprioli, i giudici della sezione promiscua hanno riformato la sentenza. La difesa aveva contestato principalmente come nel processo di primo grado davanti al giudice monocratico, non fossero emerse indicazioni sulla reale commessione del reato; ad avviso del legale dalle dichiarazioni testimoniali non sarebbe emerso nulla.

Baglivi era stato fermato dalle volanti di polizia in una zona centrale di Lecce, accusato di aver percosso i genitori (in casa quel giorno c’era anche il figlio del 40enne, all’epoca 12enne). L’aggressione, stando a quanto fu ricostruito allora, sarebbe stata perpetrata con una sbarra di metallo, poi recuperata in un cantiere vicino dagli agenti.

In primo grado le accuse avevano retto, ma in appello i giudici hanno ribaltato quella sentenza. Il dispositivo è del 7 febbraio scorso; si è in attesa delle motivazioni, che saranno depositate entro novanta giorni da quella data.

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