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Cronaca

Mancata sicurezza sul luogo di lavoro e opere abusive: 5 denunce

Le irregolarità sono state rilevate dai carabinieri della stazione di Calimera e dai colleghi della Forestale di Tricase in due distinte operazioni. Sequestrato un fabbricato

CALIMERA/ALESSANO - C’è chi non avrebbe rispettato la normativa che disciplina la sicurezza e la tutela della salute sul posto di lavoro, chi invece avrebbe realizzato opere abusive. E’ quanto hanno accertato nelle scorse ore i carabinieri della stazione di Calimera e i colleghi della Forestale di Tricase in due distinte operazioni.

La prima ha interessato un cantiere edile per la ristrutturazione di una civile abitazione e si è conclusa con quattro denunce nei riguardi di: un 45enne, coordinatore per la sicurezza, per aver omesso di verificare l’applicazione, da parte dell’impresa appaltatrice e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro; un 32enne, legale rappresentante dell’impresa, per non aver attuato quanto previsto nel piano operativo di sicurezza e nel piano di sicurezza e coordinamento, finalizzate alla messa in sicurezza del cantiere a disposizione dei lavoratori autonomi addetti alle opere edili in subappalto; un 51enne e un 48enne, entrambi lavoratori autonomi, per aver utilizzato attrezzature di lavoro che non rispettano la normativa vigente, non facendo uso dei dispositivi di protezione individuale  ed utilizzando attrezzature elettriche in cantiere non collegate ad idoneo un quadro elettrico.

Ad Alessano, invece, i militari della stazione dei carabinieri forestali di Tricase hanno deferito in stato di libertà un 41enne per violazioni al testo unico sull’edilizia. In particolare, l'uomo avrebbe realizzato opere edili quali un ampliamento di un fabbricato allo stato rustico pari a 38,06 metri quadrati circa, per un aumento volumetrico pari a circa 142,73 metri cubi, costituenti variazione essenziale e trasformazione permanente dello stato dei luoghi, senza autorizzazioni.

Si è proceduto così al sequestro preventivo come misura cautelare diretta ad evitare che le conseguenze del reato siano aggravate o protratte.

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