Marche da bollo contraffatte per partecipare alle fiere: una condanna e due assoluzioni

TUGLIE - Si è chiuso con una condanna e due assoluzioni il processo col rito abbreviato nei riguardi di tre uomini accusati di aver apposto marche da bollo contraffatte sulle domande di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico per eventi fieristici organizzati dall’Amministrazione comunale di Tuglie tra il 2013 e il 2018.

La sentenza è stata emessa ieri dal giudice Sergio Tosi che ha inflitto un anno e quattro mesi più una multa di 230 euro a R.C., 64enne, di Casarano che, ascoltato dai finanzieri nel corso delle indagini, dichiarò di aver acquistato 100 marche da bollo del valore nominale di 16 euro e di averle pagate la metà; aggiunse inoltre  di averle cedute in diverse circostanze a qualche “marocchino, solitamente altri commercianti”, che dovevano presentare analoghe domande di autorizzazione, i quali gli avevano corrisposto lo stesso prezzo originario di acquisto, previo appuntamento telefonico.

Oltre a questo, nelle motivazioni della sentenza depositate contestualmente alla lettura del dispositivo, il giudice ha osservato anche che il 64enne risulta essere stato il soggetto che si è prestato a smerciare pure le restanti marche da bollo false (10, per 37 marche complessive) poi utilizzate da quasi tutti gli altri indagati, per i quali si è proceduto separatamente.

Quanto, invece, agli altri due commercianti, il verdetto è stato assolutorio : I.G, 60enne di Matino, per non aver commesso il fatto; G.D.F. 52enne di Racale, non doversi procedere per intervenuta prescrizione.

Il procedimento prendeva le mosse dalla denuncia presentata nel marzo del 2018 dai responsabili dei competenti uffici del Comune di Tuglie nella quale venivano rappresentate alcune anomalie sulle marche da bollo apposte sulle domande di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico presentate da diversi commercianti in occasione di eventi fieristici.