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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Presicce

Spuntano piante di "maria" in campagna e avverte i carabinieri

Sei piante di marijuana, tutte alte un metro, sono state rinvenute dai carabinieri in un terreno in località "Conche". E sempre a Presicce denunciato un 34enne per furto. L'uomo sorpreso a smontare un chiosco

PRESICCE – Sei piante marijuana, tutte alte oltre un metro, sono state rinvenute dai carabinieri della stazione di Presicce in un terreno in località “Conche”. Questa volta però, non sono stati i militari ad accorgersi della coltivazione di cannabis ma lo stesso proprietario del fondo agricolo che qualcuno, a sua insaputa, aveva utilizzato per piantarci marijuana.

Ed infatti, dopo avere notato quella strana germogliazione, l’agricoltore si è recato dai carabinieri per chiedere loro cosa fossero quegli arbusti “spuntati” nella sua campagna. E così i militari si sono recati sul posto e non ci hanno messo molto a capire che quelle piante erano piante di cannabis, non certo di cresciute spontaneamente. La cosa non è finita qui.

Chi poteva essere il pollice verde? Per diversi giorni i militari hanno osservato costantemente la zona, convinti che prima o poi qualcuno si sarebbe fatto vedere da quelle parti per la cura delle piante, ma senza ottenere risultati. Trascorsi alcuni giorni, hanno proceduto all’estirpazione e sequestro delle piantine, dopo aver dato notizia di quanto accaduto al pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce.

 

 

Smonta gazebo e ruba parti della strttura, denunciato 34enne

Sempre a Presicce i carabinieri hanno denunciato per furto aggravato un 34enne di Taurisano, P.G., le sue iniziali, incensurato. Tutto è partito dalla segnalazione al 112 con cui veniva segnalato un furto sulla provinciale Presicce – Lido Marini.

E nei pressi di un gazebo metallico, adibito alla vendita di prodotti alimentari salentini, i militari della stazione locale, insieme ai colleghi dell’Aliquota radiomobile di Tricase, hanno trovato l’uomo intento a smontare accuratamente il chiosco.

Incapace di dare una spiegazione credibile in merito al suo comportamento, l’uomo è stato perquisito, compresa la sua auto, dove i militari hanno rinvenuto, nel portabagagli, gli utensili utilizzati per smontare il gazebo nonché pezzi della struttura. Non solo. La perquisizione è stata estesa anche nella sua abitazione e lì  i carabinieri hanno rinvenuto parte dell’arredamento interno del gazebo e ancora pezzi dell’assemblaggio.

I carabinieri hanno poi avvertito il proprietario della struttura, il quale ha riferito di non conoscere il 34enne il quale, pertanto, non aveva alcun titolo a smontare il gazebo. E per il ladro inevitabile la denuncia per furto aggravato.

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