rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Martano

Accusati di omicidio. Gabrieli e Zacheo non rispondono nell'interrogatorio

Antonio Gabrieli, martanese di 53 anni, e Antonio Zacheo, di 27, anch’egli del posto, accusati dell’omicidio di Massimo Bianco, 41enne di Martano hanno scelto di rimanere in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere dinanzi al gip Alcide Maritati. Sono in carcere da ieri

LECCE – Si è svolto questa mattina, nel carcere di Borgo San Nicola, l’interrogatorio di garanzia di Antonio Gabrieli, martanese di 53 anni, e di Antonio Zacheo, di 27, anch’egli del posto, accusati dell’omicidio di Massimo Bianco, il 41enne di Martano freddato nella campagne non distanti del centro della Grecìa Salentina il 29 giugno scorso. I due, però, hanno scelto di rimanere in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere dinanzi al gip Alcide Maritati che, accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia Antonio De Donno, ha disposto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei loro confronti.

Le ipotesi di reato nei loro confronti sono di omicidio, occultamento di cadavere in concorso e porto illegale d’arma. Gli arresti sono stati eseguiti nel pomeriggio di ieri dai militari del nucleo investigativo dei carabinieri, con la collaborazione dei colleghi della compagnia di Maglie. Gabrieli e Zacheo sono rinchiusi nel carcere di Borgo San Nicola.

GABRIELI ANTONIO-3Di Massimo Bianco – che nell’ottobre del 2010 era stato arrestato per usura ed estorsione aggravata ai danni di un imprenditore neretino - si erano perse le tracce il 27 giugno. Il giorno dopo la moglie ne aveva segnalato la scomparsa e nel primo pomeriggio di sabato 29, a circa mezzo chilometro dal monastero dei Cistercensi ne fu rinvenuto il cadavere, semi-carbonizzato. L’autopsia condotta dal medico legale, Roberto Vaglio, ha poi confermato che il 41enne era stato ucciso con un solo colpo di pistola che aveva sfondato il cranio da destra verso sinistra e che non c’era stata alcuna precedente colluttazione.

ZACHEO ANTONIO-3Nella notte tra sabato e domenica i carabinieri della compagnia di Maglie, diretti dal maggiore Andrea Azzolini, e quelli del nucleo investigativo, coordinati dal capitano Biagio Marro, hanno ascoltato più volte una decina di persone cercando indizi ed informazioni utili. In particolare, la Nissan di Gabrieli è finita sotto sequestro già nelle ore immediatamente successive al ritrovamento del cadavere. Gli inquirenti, infatti, ritengono sia stato lui, che di mestiere fa il camionista, ad accompagnare Bianco sul luogo di un presunto appuntamento.

Lo avrebbe fatto, del resto, proprio con la complicità di Zacheo, che di Bianco era socio in una ditta dedita al commercio di materiale edile per la quale lavorava Gabrieli. Nei quattro interrogatori subiti il 53enne ha sempre negato di aver avuto rapporti di alcun tipo con Bianco e ha spiegato di aver trascorso con i due soci una parte della mattinata fino al momento del presunto appuntamento: lasciato Bianco nel posto indicato i due avrebbero passato altre ore insieme. Gabrieli è difeso dagli avvocati Alessandro Stomeo e Francesco Protopapa mentre Zacheo è assistito da Dimitry Conte.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Accusati di omicidio. Gabrieli e Zacheo non rispondono nell'interrogatorio

LeccePrima è in caricamento