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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Migliaia di foto e video raccapriccianti con minori: dipendente di banca patteggia

Un 52enne residente a Lecce coinvolto nell’inchiesta “Dictum” della Procura di Milano ieri ha chiuso il suo conto con la giustizia: un anno e mezzo di reclusione, col beneficio della pena sospesa

LECCE - Un’impressionante quantità di materiale pedopornografico era stata messa a disposizione da un utente attraverso una piattaforma gestita da una società neozelandese  e condivisa da diversi utenti. E’ quanto accertò l’inchiesta “Dictum” condotta dalla Procura di Milano che, dopo aver identificato il titolare dell’account, riuscì a risalire anche a tutti gli altri che avevano condiviso file e video disdicevoli.

Fra i 28 indagati in tutta Italia, c’era anche un insospettabile dipendente di banca, un 52enne originario di Pordenone, ma residente a Lecce.

Ieri, l’uomo, per il quale era stata disposta la citazione diretta a giudizio, è riuscito a chiudere il suo conto con la giustizia patteggiando un anno e mezzo di reclusione, con il beneficio della pena sospesa, attraverso gli avvocati difensori Rita Ciccarese e Tommaso Fasiello.

La sentenza è stata emessa dal giudice della prima sezione penale del tribunale di Lecce Fabrizio Malagnino.

Durante la perquisizione domiciliare eseguita nel luglio del 2021 dagli agenti della squadra mobile, su disposizione del pubblico ministero Luigi Mastroniani, furono sequestrati tutti i dispositivi in uso all'indagato, anche quello dell'istituto di credito per il quale lavora. Dalla consulenza tecnica sul materiale svolta dall’ingegnere Claudio Leone, fu riscontrata la presenza di diverse migliaia di immagini e filmati di natura pedopornografica: 300 video e 200 immagini nelle memorie dei reperti, mentre la parte più consistente fu recuperata tra i file cancellati.

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