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Cronaca Matino

Domiciliari? Macché, “ferie” nel Salento. Ma lasciando tracce sui social

Un 27enne di Modena scovato dai carabinieri a Matino, seguendo le stories su Instagram. L'ostentazione dei luoghi visitati l'ha tradito. Ed è finito in carcere

MATINO – Nella fiaba di Perrault, Pollicino lascia molliche di pane sparse sul sentiero per non perdersi nel bosco e ritrovare la strada di casa; peccato che arrivino gli uccelli e se le pappino tutte. Nella vicenda (reale) di Benedetto Rosolia, un 27enne residente a Modena, le “molliche” non sono state lasciate per ritrovare la via di casa, certo, ma comunque per ostentare la propria presenza nel Salento, dove trascorrere un’estate all’insegna del divertimento sfrenato, fra spiagge assolate e notti in discoteca.

Le molliche in questione, va chiarito, non sono di pane, ma evidenti tracce sui social che il giovane ha sparso in giro. Tracce virtuali, formato foto e stories su Instagram, eppure così concrete per i carabinieri della stazione di Modena Tassoni che, anche grazie a questo, sono riusciti a capire dove si trovasse esattamente il giovane.

Già, perché il 27enne, che ha chiare origini siciliane (nativo di Marsala), ma abita, come detto, in Emilia Romagna, e di mestiere fra l’autotrasportatore, si era trasferito in provincia di Lecce senza considerare che non avrebbe potuto mai varcare la soglia della propria abitazione, visto che confinato ai domiciliari per reati commessi di recente.

Così, ha vissuto i suoi giorni di gloria, almeno fino a quando, dopo aver accertato la violazione delle prescrizioni, non è stato richiesto e ottenuto un aggravamento della misura restrittiva. L’8 agosto la sezione penale del tribunale di Modena ha spiccato un provvedimento di arresto che, su delega, è stato eseguito dai militari della stazione di Ruffano.

Rosolia è stato rintracciato mentre si trovava con alcuni amici in un’abitazione di campagna nell’agro di Matino, per la precisione in contrada Cucci. E per ora è comunque rimasto nel Salento, anche se non nei termini che sperava. Si trova a Lecce, infatti, ma ristretto nel carcere di Borgo San Nicola.

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