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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Taurisano / Via Cicerone, 51

Primo maggio di fuoco: devastano i mezzi di lavoro di una ditta

Danni per decine e decine di migliaia di euro in un deposito di Taurisano: distrutti tre autocarri, due auto, una Vespa e due mini escavatori

TAURISANO - Nel giorno della Festa dei lavoratori, un messaggio intimidatorio è stato inviato al titolare di una ditta di Taurisano: i malviventi hanno colpito distruggendo col fuoco proprio i mezzi di lavoro parcheggiati in un deposito. E’ accaduto poco prima delle 2, in via Cicerone, ai danni dell’azienda “Scavi Salento”, specializzata in scavi e movimento terra, soprattutto in ambito privato.

Le fiamme, divampate in più punti, appositamente per distruggere il numero più alto di merce all’interno del deposito, hanno coinvolto tre autocarri, due auto, una Vespa e due mini escavatori: il danno complessivo, ancora da quantificare completamente, si aggira attorno a svariate decine di migliaia di euro.  Delle taniche di benzina, o gasolio, utilizzata per provocare l’accaduto, non vi è ancora traccia. Di un tappo in plastica, invece, sì.

I mezzi a fuoco nella notte

I malviventi, prima di appiccare il rogo, si sono inerpicati sulla recinzione metallica: la ringhiera è rimasta lievemente piegata: quel poco che basta per consentire agli inquirenti di eseguire i rilievi e rilevare eventuali orme e impronte digitali. Sul posto, i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase per domare il rogo. Spente le fiamme, i pompieri hanno anche eseguito un primo sopralluogo, alla presenza delle forze dell’ordine.

Sono stati gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano, guidati dal vicequestore aggiunto, Salvatore Federico, a intervenire sul luogo dell’accaduto, assieme ai colleghi della sezione scientifica. Gli investigatori della Polizia di Stato stanno cercando le videocamere di sorveglianza, per estrarne i filmati, nella speranza di risalire agli autori dell’intimidazione. Il proprietario, dal canto suo, ha dichiarato di non essere mai stato oggetto di minacce, né di richieste estorsive, neppure in passato. Ma si continuerà ad indagare, per fare luce sul gravissimo episodio.

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