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Cronaca Castrignano del Capo

Maxi sbarco di migranti a Leuca, approdano in 152 di mattina nel porto

Avvistati dalla guardia di finanza all'alba, stipati a bordo di un grosso e vecchio yacht anche nuclei familiari con bimbi piccoli e due donne incinte. Alcuni arrivati persino dal lontano Nepal

SANTA MARIA DI LEUCA – Le prime avvisaglie di qualche imbarcazione in avvicinamento si erano già avute nella tarda serata di ieri. La conferma è avvenuta all’alba di oggi, quando un vecchio ed enorme yacht è stato avvistato a diverse miglia dalla costa del Capo di Leuca, in direzione della costa. Subito il natante è stato affiancato dalle motovedette della guardia di finanza affinché fosse scortato nel porto della marina di Castrignano del Capo, mai come quest’anno fra i luoghi più deputati all’accoglienza di continui arrivi di migranti.

A bordo della grossa imbarcazione erano stipati in ben 152, di varie nazionalità e delle età più disparate. E non solo persone partite delle aree del Vicino Oriente, quelle che più di frequente seguono la rotta balcanica, o dall’Africa, ma alcuni, addirittura, fuggitivi dal lontano Nepal e che hanno affrontato un lungo viaggio per raggiungere la Turchia e, poi, via mare, il Salento.

Video | L'arrivo nel porto

Lo yacht stracolmo di migranti si è affacciato nel porto di Leuca pochi minuti prima delle 10 e sul molo erano già arrivati, pronti alle prime visite e ad eventuali soccorsi, volontari della Croce rossa italiana, operatori del 118, personale sanitario dell’Usmaf, oltre a varie forze dell’ordine. Molti i minori a bordo, ben 43 maschi e otto femmine. Gli altri componenti del gruppo, 92 uomini e nove donne. I Paesi d’origine: Pakistan, Turchia, Somalia, Iran, Afghanistan, Siria, Armenia e, come detto, persino Nepal.

Grosso sbarco nel porto di Leuca

Al termine del fotosegnalamento una parte è stata destinata presso Masseria Ghermi, a Lecce, e il resto al centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto. Infine, 90 dei 152 migranti sono stati condotti presso un terzo centro di prima accoglienza a Crotone. Nella struttura del capoluogo, più grande e gestita dalla Croce rossa, è stato inviato chi ha particolari priorità: nuclei familiari con bambini piccoli e donne incinte. Ve ne sono due nel gruppo.

Uno sbarco di tale entità non era probabilmente del tutto inatteso, anche dal punto di vista statistico. Guadando alle cronache passate, infatti, si scoprirà che molto spesso, proprio verso la fine di ogni anno, si sono verificati arrivi in massa. E non è affatto improbabile che altri avvistamenti di barche in direzione delle coste salentine possano avvenire nelle prossime ore. Intanto, bisognerà capire se fra i migranti arrivati oggi si celano anche scafisti: a quanto sembra, ne sarebbero stati individuati un paio, di nazionalità turca. Sono in corso le indagini del pool interforze. 

La fuga rocambolesca

Uno dei migranti, un minorenne afghano, si è reso responsabile di una situazione rocambolesca. Condotto nel pomeriggio al pronto soccorso del "Vito Fazzi" di Lecce per effettuare alcuni raggi, a causa di un trauma al piede destro (era fra coloro che sono stati trasferiti a Masseria Ghermi), all'improvviso è riuscito a scappare, dopo aver peraltro malmenato un'infermiera. Al momento il giovane è ricercato. Della vicenda è stata avvisata la polizia.

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