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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Melissano

Quasi 500 bombole di gas vendute con l’inganno: maxi sequestro della guardia di finanza

I titolari di due aziende, rispettivamente di Melissano e Ugento, sono stati denunciati dalle fiamme gialle per frode nell'esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci ed appropriazione indebita

MELISSANO – A rischiare l'incolumità erano i clienti. Ma anche gli stessi operai. Maxi sequestro di bombole di gpl da parte della guardia di finanza. I militari delle fiamme gialle hanno infatti prelevato 468 contenitori di gas, per un peso complessivo di una tonnellata e 780 chilogrammi, da due impianti di Melissano e Ugento: i rappresentanti di entrambe le ditte sono stati denunciati.

I finanzieri del comando provinciale di Lecce, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno disposto ed eseguito il provvedimento perché quelle bombole erano illecitamente detenute e riempite da due società non autorizzate all’imbottigliamento ed alla relativa vendita.

L’attività di servizio, trae origine da un esposto presentato dal rappresentante legale di una società romana che ha segnalato la commercializzazione di bombole riportanti il proprio marchio da parte di imprese non autorizzate, tutte con sede nella provincia di Lecce. Gli accertamenti avviati dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno consentito di individuare le due aziende, entrambe operanti nel settore della commercializzazione e distribuzione di bombole. Sulla scorta degli accertamenti investigativi emersi il pm di turno, Maria Vallefuoco, ha emesso i decreti di perquisizione e sequestro, poi portati a termine dagli uomini delle fiamme gialle del capoluogo salentini, coordinati dal colonnello Bruno Salsano.

L’accesso e le conseguenti ricerche presso le sedi delle aziende individuate, hanno consentito di rinvenire 468 bombole della citata società, di cui 133 piene, detenute e commercializzate in assenza di autorizzazione rilasciata dall’azienda titolare del marchio. Sulle bombole ancora piene, stoccate nel deposito di una delle citate società, erano anche stati apposti dei sigilli di sicurezza simili a quelli in uso alla società denunciante, per trarre in inganno il consumatore sulla qualità del prodotto.

L’attività di controllo, eseguita anche con l’intervento di un esperto nominato ausiliario di polizia giudiziaria, ha inoltre evidenziato l’estrema pericolosità dell’attività illegale da parte delle due società, le quali sottraendo le bombole alla disponibilità dell’azienda che ne era proprietaria,  le hanno di fatto impedito di garantire il rispetto delle rigorose norme di sicurezza che prevedono la revisione ed il collaudo periodico dei recipienti contenenti prodotti infiammabili.

I titolari dei due depositi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per frode nell’esercizio del commercio vendita di prodotti industriali  con segni mendaci ed appropriazione indebita. La guardia di finanza del capoluogo salentino ha invitato i cittadini e le imprese danneggiate a inoltrare segnalazioni di altre casi analoghi, per permettere interventi e controlli. E contenere il fenomeno della contraffazione e, più in generale, le frodi nel commercio che pregiudicano la sicurezza del cittadino e la leale concorrenza sul mercato.

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