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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Maxi sequestro: nelle mani dei finanzieri capi contraffatti dell’Us Lecce e tamponi Covid

Tre commercianti denunciati e 18 negozi segnalati alla Camera di Commercio, tra Lecce e provincia, a seguito dei controlli della guardia di finanza

LECCE- Prodotti contraffatti o privi di certificati di sicurezza nel Salento: in un maxi sequestro sono finiti persino finti accessori dell’Unione sportiva Lecce e tamponi per la rilevazione del virus Covid. Dall’inizio del 2023 i finanzieri del comando provinciale leccese hanno infatti eseguito 23 interventi in tutta la provincia a tutela della sicurezza dei consumatori. In particolare i militari del Gruppo di Lecce, supportati da un perito di parte della Lega calcio di Serie A - nei pressi dello stadio di Via Del Mare di Lecce ei in concomitanza di una partita di serie A - hanno rinvenuto tre bancarelle gestite da altrettanti ambulanti, intenti alla vendita di circa 200 capi d’abbigliamento tra felpe, maglie, sciarpe e gagliardetti, con logo e marchi ritenuti contraffatti.

I capi avevano sì i colori sociali e il simbolo della lupa sotto l’albero di Leccio dell’Unione sportiva Lecce, ma non erano autentici. I tre commercianti, che non sono stati in grado di fornire alcuna documentazione idonea ad attestare la legittima provenienza dei capi, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica con le accuse di introduzione e commercio di prodotti con segni falsi, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione.

Inoltre, tutti i reparti del comando provinciale di Lecce hanno effettuato ulteriori verifiche a tutela dei consumatori e degli utenti, nei comuni di Aradeo, Calimera, Casarano, Cavallino, Copertino, Galatina, Guagnano, Lecce, Morciano di Leuca, Presicce, Sogliano Cavour, Salice Salentino, Surano, Taurisano, Taviano, che hanno consentito di sequestrare circa 240mila articoli tra bigiotteria, elettronica e telefonia, giocattoli e articoli di carnevale, casalinghi, tamponi Covid, accessori per abbigliamento. Erano tutti privi dei requisiti di sicurezza previsti per legge: tanto è bastato per segnalare alla Camera di commercio 18 titolari di esercizi commerciali. Nei loro confronti sono in corso anche accertamenti di natura fiscale.

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