rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Copertino

Dopo gli arresti le perquisizioni: in un vivaio, sottoterra, 80 chili di hashish. Spuntano oltre 17mila euro

La scoperta da parte degli investigatori della squadra mobile leccese, nelle campagne tra Copertino e Nardò. La sostanza stupefacente era nascosta in un due fusti e occultata un metro sottoterra. La somma in denaro fra i muri di alcune abitazioni. I due indagati arrestati lo scorso 8 novembre

COPERTINO – Dopo gli arresti in flagranza dell'8 novembre scorso due nuove perquisizioni anche in un vivaio di Copertino, lungo la via provinciale che conduce a Nardò e in edifici del posto: in due fusti in plastica, nascosti un metro sottoterra, l'escavatore utilizzato dalla polizia stana quasi 80 chilogrammi di hashish. Nascosti fra i muri di alcuni immobili, inoltre, oltre 17mila euro e kit per eludere le intercettazioni. La scoperta nelle ultime ore, alla periferia della cittadina, da parte degli investigatori della squadra mobile leccese, in collaborazione con il commissariato neretino, il Reparto prevenzione crimine, la Scientifica di Roma e Lecce e le unità cinofile di Brindisi e Bari.

Dopo le manette disposte dalla procura nei giorni scorsi nei confronti di tre individui accusati di detenzione di droga, gli agenti hanno effettuato controlli domiciliari all’interno del vivaio gestito da Cristian Roi, 39enne e uno dei tre indagati. Accertamenti che hanno portato gli inquirenti a scoprire il maxi quantitativo di stupefacente. Nella disponibilità dell'uomo, inoltre, i poliziotti hanno anche rinvenuto una macchina conta soldi contenente una banconota da 50 euro. Il tutto posto subito sotto sequestro assieme all'hashish.

Ma non è tutto. A essere setacciati, come disposto dal decreto di perquisizione, anche tutti quei terreni ed immobili nella disponibilità di Gianluca Calabrese, il 34enne finito in manette assieme a Roi. Avrebbe nascosto nelle intercapedini dei vari muri degli edifici di proprietà numerose somme in denaro. Nello specifico gli agenti hanno scoperto e sequestrato quattro mazzette, per un totale di 17mila e 700 euro in contanti. Soldi che si sommano ai 20mila recuperati durante gli arresti dell'8 novembre. Assieme al denaro nelle mani della polizia di Stato sono anche finiti i kit per il confezionamento delle dosi. Scatole vuote, 22 rotoli di nastro adesivo per l’imballaggio dello stupefacente; una pressa da “20 tonnellate”, nascosta in cortile, per pressare gli imballaggi della droga. Ma non è finita.c2ec4666-75c1-4eae-99fc-6a13a7b97830-2

Durante il blitz sono stati anche trovati due dispositvi per inibire i segnali Gsm e wireless; una valigetta con l'attrezzatura per per intercettare frequenze, due binocoli, una potente torcia elettrica e una bilancia digitale di precisione. Parte di questo materiale sarebbe servito per eludere controlli da parte delle forze dell'ordine, prevenendo con largo anticipo o comunque sviando intercettazioni e altre attività di indagine.  A corredo del materiale poi anche un visore notturno con diverse cinghie di allaccio e una seconda macchina conta banconote. Infine, sigilli a dispositivi per il confezionamento sottovuoto, hard disk, quattro chiavette Usb e numerosi altri oggetti ritenuti quelli utilizzati per l'attività illegale legata al business della droga.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo gli arresti le perquisizioni: in un vivaio, sottoterra, 80 chili di hashish. Spuntano oltre 17mila euro

LeccePrima è in caricamento