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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Sannicola

Millanta amicizie con cantanti e calciatori. Estorce denaro e raggira la ex: arrestato

Un 42enne di Sannicola, noto negli ambienti sportivi locali, è finito ai domiciliari dopo le indagini condotte dal commissariato di Galatina. E' ritenuto responsabile di una maxi truffa ai danni della ex, costretta a firmare assegni che, regolarmente, risultavano scoperti. In alcune occasioni avrebbe persino simulato telefonate con Biagio Antonacci e Alessandro Matri

SANNICOLA – Due donne ci sono cascate. Una guidata dalla buona fede, l’altra dall’amore. Ma ad incappare nella rete, questa volta della giustizia, è stato lui: un 42enne di Sannicola. Un uomo che oltre ad aver perseguitato la ex l’ha pure truffata. Poi ha raggirato anche una conoscente, e gli ha estorto denaro. Ma questa mattina è finito agli arresti domiciliari, su disposizione del gip del Tribunale di Lecce, Stefano Sernia, che ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere da parte del pm Massimiliano Carducci. Sono state le ricostruzioni finanziarie sui conti del 42enne, a far scattare la misura. Le indagini da condotte dal commissariato di Galatina, guidato dal vicequestore aggiunto Giovanni Bono, hanno fatto scattare le manette ai polsi di un vero e proprio personaggio noto negli ambienti sportivi locali.

L’uomo si è spacciato per un industriale, titolare di un’azienda denominata “New Energy”. Millantando conoscenze nel mondo dello spettacolo e del calcio, ha proposto a una conoscente un investimento in premi aziendali della propria inesistente società, per la somma complessiva mille e 50 euro. Contanti che la vittima gli ha consegnato in quattro tranche. Pe rafforzare l’idea della sua notorietà, in alcune occasione ha anche simulato telefonate con il cantante Biagio Antonacci e l’attaccante della Juventus, Alessandro Matri, attualmente in prestito dal Milan. L'uomo, come se non bastasse, si sarebbe anche reso responsabile di un’estorsione.

Avrebbe, infatti, costretto la donna a recarsi allo sportello bancomat, per prelevare la somma di 290 euro. Il motivo? A titolo di inesistenti spese anticipate. E, ovviamente, mai sostenute. Un “invito” peraltro corredato di minacce del tipo: “Stai attenta che ti posso far male. Se dici a qualcuno queste cose ti posso ammazzare”. O, ancora: “Sei una stupida, ho armi e ti posso fare sparire”.

Il truffatore risponderà anche di atti persecutori nei confronti della ex compagna. Quest’ultima è anche titolare di una ditta individuale di cui lui ha curato l’amministrazione, intrattenendo anche rapporti con la banca. Per cui, da un lato rassicurava la compagna di aver regolarmente pagato le spese necessarie all’attività lavorativa, dall’altro tratteneva per sé le somme contanti che la fidanzata gli consegnava. Il tutto determinando la mancanza di copertura degli assegni che, la ignara compagna emetteva.

Non contento, avrebbe anche prospettato alla donna la possibilità di aprire un centro estetico per il quale lui si sarebbe accollato le spese e la induceva ad affittare un immobile. E, considerati gli accordi con un architetto e delle maestranze, si è fatto firmare un assegno in bianco a titolo di garanzia fino a quando lui non avrebbe direttamente provveduto ad estinguere le spese per un importo di 35mila euro. E’ persino arrivato ad apporre al posto della fidanzata la firma sul contratto di abbonamento di telefonia mobile, procurandosi la disponibilità di un utenza telefonica di apparecchi i-Phone 5 associati alle schede, sempre con spese a carico della donna. C’è dell’altro.

Si sarebbe anche fatto firmare un assegno in bianco, che ha poi riempito con l’importo di 20mila euro, cedendolo per l’acquisto di una Mini Country Man. Faccenda che, una volta scoperta dalla compagna, lui ha giustificato come regalo per il compleanno della donna. Superfluo aggiungere che quel “pensierino” non l’ha mai ricevuto. Il 42enne avrebbe, inoltre, indotto la malcapitata ad emettere un altro assegno di 4mila e 500 euro, a garanzia del pagamento di un contratto di noleggio di una Porsche Panamera: assegno poi protestato perché scoperto. Non finisce qui.

Falsificando la firma della compagna, ha anche emesso un assegno di 950 euro, poi  girato al titolare di un ristorante di Patù. Il quale, a sua volta, lo ha inoltrato  alla cuoca: quest’ultima, giustamente, ha poi dovuto richiedere il pagamento alla fidanzata dell'uomo. In un’altra occasione, avrebbe anche falsificato la firma della compagna per un importo di 990  euro che ha girato ad un suo creditore.

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