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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Calimera / Via Cimabue

Choc a Calimera: medico di base colpisce con calci e pugni un 87enne

L’episodio nel tardo pomeriggio di giovedì, nel comune grico. Il professionista, ora sospeso dal servizio, ha pestato l’anziano nei pressi del suo studio. La vittima accompagnata per un malore, in mattinata, presso il “Vito Fazzi” di Lecce

CALIMERA - Un medico di base aggredisce un anziano per strada e lo manda in ospedale. È accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, a Calimera, dove il professionista è stato ripreso in video da alcuni cittadini che hanno assistito alla scena.  Con indosso il camice e la mascherina protettiva Vincenzo Refolo, questo il nome del medico, ha strattonato F.B., un 87enne del luogo, per poi colpirlo con calci e pugni mentre il malcapitato si trovava inerte, sull'asfalto. Ferito sul volto, ha riportato diverse ecchimosi, per poi accusare un malore qualche ora più tardi. 

L’episodio nel centro abitato del comune grico, in via Cimabue, davanti allo studio del professionista, ora indagato per le lesioni aggravate provocate alla vittima. Sul posto, oltre agli operatori del 118, è stato richiesto anche l’intervento dei carabinieri della stazione locale. All’origine dell’accaduto, secondo una prima ricostruzione, alcune richieste di informazioni avanzate dal malcapitato. 

L'anziano è stato poi accompagnato da un nipote presso il pronto soccorso dove sono in corso gli accertamenti del caso. Il primario del reparto, in attesa degli esiti, ha comunque dichiarato al direttore generale della Asl, presente personalmente per accertarsi delle condizioni dell'uomo, che si rende comunque necessario il ricovero.

Il video | L'accaduto immortalato da passanti

In un quadro di esasperazione generale, alimentato da preoccupazioni sanitarie e sovraccarichi lavorativi che non giustificano minimante un fatto tanto violento, il grave gesto si è verificato davanti agli occhi di diversi passanti. Nello specifico, sembrerebbe che l’anziano si fosse recato presso l’ambulatorio per chiedere delucidazioni in merito a una ricetta per accertamenti diagnostici non accettata e anche su un farmaco che non avrebbe fatto effetto. La Asl, informata dell’accaduto, sta valutando gli eventuali provvedimenti e azioni da intraprendere nei confronti del responsabile dell’aggressione. Al momento, il professionista è provvisoriamente sospeso dal servizio in via cautelare.

Il governatore: "Pronti a essere parte civile"

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidentel della Regione Puglia, MIchele Emiliano, che, in attesa di provvedimenti stabiliti dagli organi di rappresentenza della professione medica, manifesta un orientamento convinto: "Sicuramente questa persona non merita di continuare a svolgere il ruolo di medico di medicina generale e quindi ho dato mandato al direttore generale della Asl di revocare immediatamente la convenzione. Aggiungo che ci costituiremo parte civile al fianco di questo cittadino nell’eventuale processo penale che verrà instaurato a seguito di questi fatti gravissimi. Il danno che questo medico ha provocato al suo paziente è un episodio raccapricciante e inaccettabile e rappresenta esattamente l’opposto rispetto al quotidiano immane sacrificio che i medici pugliesi stanno sostenendo in questo periodo drammatico. Egli ha dunque danneggiato non solo un cittadino, fatto gravissimo, ma anche tutti i suoi colleghi che onorano il camice bianco e il giuramento di Ippocrate. Esprimo quindi anche a tutti i medici e sanitari pugliesi il mio dolore per quanto accaduto perché so che essi stanno soffrendo per questo evento assurdo che non trova alcuna giustificazione".

La sindaca De Vito: "Superato ogni limite"

Mentre il video rimbalzava da una parte all'altra della rete, la prima cittadina di Calimera, Francesca De Vito, aveva preso nettamente posizione: “È un inqualificabile superamento del limite, da ogni angolazione si voglia osservare quanto accaduto. Reputo il comportamento del dottor Refolo indegno e riprovevole, già in riferimento a qualsiasi cittadino, ancor più nel suo ruolo di medico preposto a tutelare la salute di un’intera comunità. Tanto più in un momento così straordinariamente difficile per ognuno di noi e per la convivenza sociale. Esprimo solidarietà e vicinanza al nostro concittadino, vittima dell’aggressione, sottolineando come, trattandosi di persona anziana, avrebbe dovuto, semmai, essere destinatario di particolare cura, attenzione e dedizione. Sto seguendo la vicenda sin dalle ore successive all’accaduto e sono per questo in contatto con le forze dell’ordine e con la Asl. Auspico una risoluzione tempestiva per il bene di tutti”.

Solidarietà all'87enne dalla Direzione generale della Asl

"Quello che è accaduto ieri a Calimera, l’aggressione da parte di un medico di medicina generale ai danni di un paziente di 87 anni, è di una gravità inaudita. La Asl di Lecce ha messo in campo tutte le iniziative utili per accertare i fatti e sanzionare in maniera categorica l’accaduto. A tal fine l'Unità operativa gestione rapporti convenzionali della Asl, su mandato della Direzione generale, ha immediatamente sospeso dal servizio, in via cautelare, il medico coinvolto (sia dalla medicina generale che dalla continuità assistenziale di Santa Cesarea Terme), attivando tutte le procedure per la revoca definitiva della convenzione. La Asl ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri di Calimera, nonché all’Ordine dei medici. Al paziente aggredito va tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto. L’accaduto non fa onore ai tanti medici di famiglia che con abnegazione, anche a costo della vita, curano i pazienti presso i loro domicili in piena emergenza epidemiologica".

L'Ordine dei Medici della provincia: "Selvaggia aggressione"

anziano ferito da medico di base (1)-2Il presidente dell'Ordine, Donato De Giorgi, scrive: "Tutta la comunità medica salentina rimane basita, addolorata e profondamente offesa dal vile comportamento di un individuo iscritto al nostro ordine professionale – che ha selvaggiamente aggredito un inerme cittadino, vicino ad uno studio medico a Calimera. L'offesa non è solo nei confronti di quest'ultimo, cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà (espressa personalmente dal sottoscritto, recatosi a testimoniare la vicinanza di tutti i medici leccesi, insieme al sindaco di Calimera), ma è anche una gravissima offesa ai danni di tutti i medici (e a quelli della prima linea nel territorio e in ospedale in particolare), che in questi giorni difficili stanno sacrificando tutto e spesso la loro stessa vita per una professione di servizio. Abbiamo interessato doverosamente la Procura della Repubblica e  abbiamo intrapreso l'iter disciplinare dovuto, che sarà il più possibile rapido e severo. Oggi i medici del Salento, della Puglia e d'Italia sono impegnati in una azione storica che nel dramma epidemico, sta rinsaldando il rapporto di cura e di fiducia tra medico e cittadino. Aver macchiato così gravemente il giuramento professionale, indossando indebitamente un camice bianco, ci porta ancor di più a stringerci intorno ai nostri valori etici fondanti, allontanando con sdegno e senza indugio tutto ciò che sia lontano da essi".

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