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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Medico annegato in piscina, ancora giallo sulla morte

Claudio Castellan, di Bolzano, in vacanza nel Salento, è morto venerdì. Tanti i fatti da chiarire: per il responsabile del resort la piscina non era praticabile. E il professionista non sapeva nuotare

LECCE - E' giallo attorno alla morte di Claudio Castellan, il medico di 55 anni di Bolzano, in vacanza nel Salento, annegato venerdì scorso nella piscina della "Masseria Albaro Resort", che sorge sulla strada che collega Leverano a Porto Cesareo. Molti gli interrogativi legati al decesso del genetista, molto noto nella comunità scientifica, responsabile del Servizio aziendale di consulenza genetica del Comprensorio di Bolzano.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce titolare del procedimento, Elsa Valeria Mignone, che ha già iscritto nel registro degli indagati, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, il proprietario della masseria "Albaro Resort", ha nominato un consulente, l'ingegnere Vernaleone, per stabilire se il proprietario della tenuta avesse adottato tutti gli standard e i criteri di sicurezza in merito alla gestione della piscina. Una piscina che secondo l'indagato, assistito dall'avvocato Giuseppe Romano, aveva solo funzione scenografica e pertanto non era utilizzata dai clienti.

Resta da chiarire, però, cosa abbia spinto Castellan, che non sapeva nuotare, a tuffarsi in piscina poco prima delle 19. L'autopsia, infatti, ha escluso che ha provocare la morte del 55enne possa essere stato un malore, stabilendo che il medico originario di Bolzano è annegato, come ha dimostrato la presenza di acqua nei polmoni. Inoltre, secondo la testimonianza della compagna di Castellan, al momento della tragedia in prossimità della piscina non era presente nessuno a parte la coppia.

La donna, che al pari del medico non sa nuotare, si sarebbe accorta della tragedia che si stava consumando sotto i suoi occhi, invocando inutilmente aiuto. Una tesi smentita dalla difesa dell'unico indagato, secondo cui le riprese delle telecamere a circuito chiuso presenti all'interno della struttura, dimostrerebbero la presenza poco distante del maître della masseria e di un avventore.

Difficile spiegare, però, come mai nessuno si sia accorto della presenza del medico in acqua e dei suoi disperati tentativi di evitare la morte per annegamento. Dubbi che solo le indagini dei carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Elsa Mignone, potranno sciogliere, chiarendo così le tante perplessità legate a una morte che ha scosso l'intera comunità scientifica e una città, Bolzano, che domani pomeriggio saluterà per l'ultima volta il medico nel corso della cerimonia funebre.

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