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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Melendugno / Via Roca

Ladri a caccia di "oro verde": le telecamere li immortalano e il piano sfuma

Due malviventi sono stati visti dai vigilanti di Alma Roma tramite il sistema collegato alla centrale operativoa, all'interno della succursale di Rinascita agricola, a Melendugno. Stavano osservando il contenuto dei silos. Mai come in questo momento l'olio d'oliva fa gola ai malintenzionati

MELENDUGNO – Mai come ora l’epiteto oro verde, riferito all’olio extravergine d’oliva, ha avuto così senso. La malattia che ha condannato molti alberi e suscitato anche un’infinita querelle politica fra esponenti locali e regionali inevitabilmente rischia di far salire le quotazioni dell’olio disponibile. E di fare gola, oggi più che mai, anche ai malintenzionati di turno.

Ci hanno provato giusto ieri sera a fare incetta di olio. Due le sagome dei malviventi che i vigilanti dell’Alma Roma sono riusciti a scorgere chiaramente all’interno della cooperativa Rinascita agricola di Melendugno, di cui presidente è Italo Potì, zio del sindaco attuale, Marco Potì. Ma il sospetto (quasi una certezza) è che i ladri fossero di più e che all’esterno qualche complice a fungere da “palo” abbia avvisato gli uomini riusciti a penetrare nello stabilimento e a consentirgli così di fuggire prima dell’arrivo delle pattuglie.

Erano circa le 20 quando un operatore della centrale operativa dell’istituto di vigilanza, grazie al collegamento diretto delle videocamere di sorveglianza, ha notato i due individui all’interno della succursale di via Roca, uno dei quali incappucciato.

Lo stabilimento sorge di poco all’esterno del comune, lungo la strada per le marine. Il luogo dista dalla centrale circa un chilometro, quindi le due pattuglie smistate in zona sono arrivate nel giro di pochi minuti. Tuttavia, i ladri devono averle a loro volta scorte in lontananza, dandosi alla fuga. Sul posto sono stati chiamati anche i carabinieri della stazione locale, per avviare le indagini.

Non sono stati rilevati chiari segni di scasso, quindi si presume che i due malintenzionati siano riusciti a entrare da qualche imposta rimasta socchiusa. Hanno osservato il contenuto di uno dei silos, ma nelle vicinanze guardie giurate e militari non hanno trovato uno degli auto-spurghi solitamente usati per aspirare l’olio.

I banditi, dunque, o sono riusciti a fuggire con tutto il mezzo pesante in modo così rapido da non farsi notare, oppure quello di ieri era solo un sopralluogo, in vista della vera e propria azione, da compiersi nella notte o in un altro momento. Qualunque fosse il piano, per ora è saltato. Ma i produttori di olio stiano in guardia. 

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