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Cronaca

Salvati in spiaggia dagli eroi per caso: dopo la paura, due storie a lieto fine

Le vicende arrivano da Torre dell'Orso, dove un uomo è stato colto da infarto, e Casalabate, dove un altro stava per annegare

LECCE - Il sole, il caldo, le correnti marine. I pericoli in spiaggia sono tanti. Per chi soffre di alcune patologie, ma anche per chi è sano e viene a trovarsi in situazione molto rischiose. E sono ben due i casi che, per fortuna, si sono conclusi con salvataggi. Diversamente da quanto accaduto, purtroppo, per altri episodi recenti in cui sono annegati o stroncati da malori diversi turisti, tutti ultrasettantenni.  Ultrasettantenni sono anche le persone salvate di recente. Una, proprio questa mattina. E’ un uomo di 74 anni colto da un infarto intorno alle 9,45 di oggi nella baia di Torre dell’Orso, marina di Melendugno. 

Era in un tratto di spiaggia libera

In vacanza con la famiglia, l’uomo questa mattina si trovava su un tratto di spiaggia libera accanto al lido “La Sorgente”. All’improvviso ha accusato un malore e si è accasciato sulla sabbia. Per fortuna, i soccorsi sono stati immediati. Ci ha pensato il personale di salvataggio dei “Servizi Spiaggia di Giovanni Borelli” che, allertato da altri presenti, ha raggiunto l’uomo.

Il primo a intervenire èstato Gianluca Mingiano, formato alle procedure salvavita Bls-D (Basic life support – defibrillation) e munito di defibrillatore semiautomatico, strumento fondamentale e introdotto con un’ordinanza balneare del 2015 della Capitaneria di porto, su input del direttore della centrale  operativa Seus 118 di  Lecce, Maurizio Scardia.

Fondamentali le manovre salvavita

Mingiano ha così iniziato subito il massaggio cardiaco e ha applicato gli elettrodi, avviando il percorso di defibrillazione precoce. A sostegno degli operatori impegnati nelle procedure e coordinati per telefono dalla centrale operativa 118, sono intervenuti, allertati via radio, gli assistenti bagnanti del lido “La Sirena”, di Ugo Potenza. Tra i soccorritori, Daniela Dell’Anna, dell’Aeronautica militare, oltre a un medico ed un’infermiera in vacanza. Un’alternanza puntuale di massaggio cardiaco e shock elettrici ha ripristinato il ritmo cardiaco del malcapitato fino all’arrivo, dopo soli venti minuti, dei mezzi di soccorso. Il 74enne è stato così messo in sicurezza e trasportato, vivo, presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dov’è stato affidato alle cure avanzate della Terapia intensiva cardiologica. 

L'importanza del piano di salvamento

Durante l’intervento è stato avvisato anche il servizio custodi ambientali della pineta di Torre dell’Orso. Questi hanno consentito ai cosiddetti operatori laici (cioè, coloro che sono formati per il primo soccorso) e ai sanitari, di intervenire al riparo dai curiosi che si stavano accalcando nella zona. E’ stato un lavoro sinergico che nasce anche dalla collaborazione con il Comune di Melendugno, nell’ambito del Piano collettivo di salvamento firmato dal sindaco Marco Potì e dall’associazione balneari Assotour, e, ovviamente, dall’attività del 118 leccese.

Le congratulazioni del dirigente del 118

Il dirigente Scardia, presente nella centrale operativa al momento dell’accaduto, ha voluto sottolineare l’ottima integrazione tra soccorritori laici e gli operatori, che ha permesso l’avvio delle procedure in maniera pressoché tempestiva. “Un modello a cui ispirarsi come buana prassi nella gestione dell’emergenza cardiaca,  in grado di abbattere la mortalità da arresto cardiaco sul territorio”, ha dichiarato il medico dirigente del reparto.

E va aggiunto che, a seguito di una prima sperimentazione made in Salento, tutta la costa pugliese è stata cardioprotetta grazie all’ordinanza balneare 2017 della Guardia costiera regionale e che, la stessa Regione Puglia, su proposta del consigliere Ruggiero Mennea, ha emanato  ad aprile, una legge per la promozione dei defibrillatori nei luoghi di aggregazione e rischio che fa da apripista per l’Italia.

Casalabate: risucchiato dalle onde

Molto diversa è invece l’altra storia, avvenuta domenica scorsa, in cui il malcapitato di turno è stato un 76enne. Nella tarda mattinata era a Casalabate,  nei pressi del lido “Sun Beach”, e stava giocando sul bagnasciuga con i suoi quattro nipotini,  quando all’improvviso è stato trascinato dla moto ondoso montante, per effetto della risacca, verso il mare aperto.

Provvidenziale intervento di un poliziotto

Provvidenziale a quel punto è stato l’intervento di un poliziotto libero dal servizio, l’assistente  capo coordinatore Matteo Caria, in forza al compartimento Polstrada “Puglia” di Bari. Accorgendosi del pericolo, ha messo in sicurezza i nipotini, spaventati per quanto stava accadendo, e si è tuffato in acqua, nonostante le condizioni del mare fossero non certo le migliori. Ha così raggiunto l’uomo, che il forte vento di maestrale aveva trascinato a una cinquantina di metri dalla battigia.

Il salvataggio è stato portato a termine anche grazie al contributo fornito dall’assistente alla balneazione, intervenuto subito con l’attrezzatura di salvataggio in dotazione. A riva  vi sono state poi le prime e indispensabili manovre salvavita, sino all’arrivo del personale medico in servizio presso il 118. Il paziente, ormai stabilizzato, è stato così trasportato in ospedale, a Lecce. 

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