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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Melendugno

Melendugno, pericolo di crollo nelle marine: in Procura aperto un fascicolo contro ignoti

Si tratta di un'inchiesta dalle molteplici finalità, fra cui evitare che si verifichino pericoli o danni a cose o persone e al tempo stesso ridurre allo stretto necessario i tratti di costa interessati dai divieti, anche e soprattutto in vista della imminente stagione turistica e balneare

LECCE – Approda negli uffici della Procura della Repubblica del capoluogo salentino uno dei grandi mali del territorio: il dissesto idrogeologico nelle aree più caratteristiche del litorale adriatico, dove alcuni tratti di falesia potrebbero essere soggetti a frane e crolli.

A distanza di meno di un mese dall’ordinanza emessa dal comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Otranto, il tenente di vascello Gian Marco Miriello, per interdire ogni tipo di accesso a un’ampia fascia costiera a rischio, la magistratura ha, infatti, aperto un fascicolo d’inchiesta, di cui è titolare il procuratore aggiunto Ennio Cillo (nella foto in basso), a capo del pool e magistrato di riferimento per i reati ambientali. Pericolo di crollo colposo il reato ipotizzato a carico di ignoti.

L’attività della magistratura sarà per lo più di verifica delle attività svolte dalle varie figure istituzionali (autorità di bacino, guarda costiera, corpo forestale dello Stato, polizia municipale, comuni et cetera). Parafrasando la celebre frase pronunciata dall’ammiraglio Horatio Nelson (comandante della flotta navale inglese) prima della battaglia di Trafalgar il 21 ottobre 1805 (England expects every man will do his duty), la Procura si aspetta che "ognuno faccia il proprio dovere".

Si tratta dunque di un’inchiesta dalle molteplici finalità: evitare che si verifichino pericoli o danni a cose o persone e al tempo stesso ridurre allo stretto necessario i tratti di costa interessati dai divieti, anche e soprattutto in vista della imminente stagione turistica e balneare. Un lavoro di raccordo e di vigilanza, con la speranza che il buon senso porti i cittadini a rispettare divieti e ordinanze. E’ ancora viva nel ricordo di tutti, del resto, la tragica morte di Paolo Rinaldi, il ricercatore di 29 anni di Taranto, che perse la vita a Torre Guaceto il 21 ottobre del 2010, travolto dal crollo di un pezzo di falesia mentre conduceva studi sull'erosione delle coste.

Sul sito web della guardia costiera idruntina è stata inserita anche una cartografia che illustra tutti i punti delle marine di Melendugno (Torre Sant’Andrea, Torre dell’Orso, San Foca, Roca e Torre Specchia) dove il pericolo di crolli ha costretto il comandante a emettere ennio cillo-4divieti, che toccano otto zone in particolare. A seconda dei casi, non ci si potrà avvicinare dal mare alla costa per 30 o 50 metri.

L’ordinanza di interdizione della balneazione e della navigazione nelle acque antistanti il litorale composto da falesia resta al momento in vigore, ma una task-force di esperti civili e militari sta scandagliando il tratto di costa interessato del provvedimento al fine di ricavarne un profilo più dettagliato. 

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