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Cronaca Melendugno

Lido Cala Marin, per i giudici della prevenzione nessuna infiltrazione mafiosa

Dichiarato cessato, con esito favorevole, il periodo di controllo giudiziario nei confronti della Pgh Beach srl, società che gestisce l'attività balneare a Torre dell'Orso che fa capo ai Mazzotta

LECCE – La Sezione misure di prevenzione del tribunale di Lecce ha dichiarato cessato il periodo di controllo giudiziario nei confronti della Pgh Beach srl, società che opera nel settore turistico-balneare e titolare del lido Cala Marin di Torre dell’Orso (marina di Melendugno), nei pressi dei faraglioni noti come Le Due Sorelle. Con un provvedimento che porta la firma odierna, i giudici (presidente Pia Verderosa, relatore Antonio Gatto, consigliere Giovanni Gallo), hanno accertato l’assenza di pericolo d’infiltrazione mafiosa.

Risale a due anni addietro l’emissione da parte della prefettura salentina di un’interdittiva antimafia nei confronti della società che, all’epoca dei fatti, chiese e ottenne, dal tribunale della prevenzione di essere ammessa al controllo giudiziario. Questo proprio per dimostrare, tramite monitoraggio da parte di soggetti nominati dal tribunale, la trasparenza dell’operato e l’assenza di collegamenti con la malavita.

Alla scadenza del biennio di controllo concesso, il giudice della prevenzione, dopo aver precisato che già al momento dell’ammissione dell’azienda a controllo giudiziario, il pericolo di soggezione o di agevolazione mafiosa dell’azienda si prefigurava assolutamente remoto e improbabile, oggi ha concluso come non vi sia stata “alcuna contiguità o vicinanza della Pgh Beach srl ad ambienti o personaggi malavitosi, né alcun potenziale pericolo di infiltrazione mafiosa nella gestione e conduzione della società”. Una conclusione, peraltro, già invocata nell’udienza conclusiva della procedura dallo stesso pubblico ministero, oltre che dalla difesa della società, assistita dagli avvocati Saverio Sticchi Damiani e Andrea Sambati.

Si legge, quindi, nelle conclusioni del provvedimento del tribunale che “il controllo giudiziario ammesso su istanza di parte […] può dunque, dirsi positivamente concluso alla sua scadenza naturale, dovendo recisamente escludersi, alla luce degli elementi istruttori acquisiti, ogni sospetto di infiltrazioni mafiose, idonee a condizionare la gestione della società in esame”.

“I due anni di controllo giudiziario – ha commentato il legale Sticchi Damiani – sono serviti esclusivamente a dimostrare in concreto quanto da sempre sostenuto circa l’assoluta estraneità della società ad ambienti mafiosi. Questo provvedimento sgombera il campo da ogni possibile dubbio sulla trasparenza e correttezza dell’operato dell’impresa”.

I procedimenti in corso

Per quanto riguarda il lido Cala Marin e la società che la gestisce, restano ancora aperti due procedimenti. Nel primo, con rinvio a giudizio disposto nel novembre del 2020, Giancarlo Mazzotta, ex sindaco di Carmiano, risponde come amministratore unico della Pgh Beach srl, insieme con tre funzionari del Comune di Melendugno, per presunti abusi (le ipotesi di reato, distruzione o deturpamento di bellezze naturali, di occupazione abusiva di spazio demaniale, e violazioni al codice dei beni culturali e del paesaggio e al testo unico in materia di edilizia, qui l’articolo).

Nel secondo, con processo disposto nel gennaio del 2022, Giancarlo Mazzotta figura risulta come custode giudiziario (dopo il sequestro del 2018, da cui è scaturito il primo procedimento) e il figlio Hermes in qualità di rappresentante legale, per violazione dei sigilli, frode processuale e  abuso edilizio e paesaggistico, in concorso. Il primo risponde anche di istigazione alla corruzione e il secondo di falsità ideologica (qui l’articolo). 
 

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