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Cronaca

"Memorial Simone Renda", in campo centoventi bambini

Dieci le squadre partecipanti che questa mattina si sono sfidate nella terza edizione della manifestazione presso l'area dell'ex Opis, in piazzetta Bottazzi. Lo sport in tenerà età per non dimenticare

LECCE - L'anno scorso erano quaranta ma nel " Terzo memorial Simone Renda - per non dimenticare" i calciatori in erba sono 120, con dieci squadre partecipanti. Non solo. La manifestazione sportiva, che si è svolta questa mattina presso l'area dell'ex Opis, in piazzetta Bottazzi, organizzata dall' Asd Sporting club di Lecce, da quest'anno è riconosciuta anche dalla Figc.

Segno tangibile che lo sport in tenera età, innocente e dai valori inestimabili, può riconoscere e sostenere le amarezze dei più grandi. "Sono emozionata per quel che sta accadendo qui questa mattina - ha detto Cecilia Greco, mamma di Simone - perché la manifestazione cresce di anno in anno e questo non può che rendermi felice".

La morte di Simone Renda, nonostante siano trascorsi più di quattro anni, scuote ancora le coscienze. L'hanno lasciato nella cella di un carcere messicano, dall'altra parte dell'Oceano, senza che nessuno si sia posto il problema che le sue condizioni di salute fossero già precarie quando venne condotto nell'istituto penitenziario. Il giovane, bancario di Lecce, venne prelevato nel primo pomeriggio del 1° marzo del 2007 da alcuni agenti della polizia turistica nell'hotel Posada Mariposa, a Playa del Carmen.

Avrebbe dovuto prendere l'aereo da Can Cun quel giorno stesso. Il personale dell'albergo chiamò le forze dell'ordine credendo che Renda, in stato confusionale a causa di un malore, e seminudo, tanto da "dare scandalo nella pubblica via", fosse in preda ai fumi dell'alcool o sotto effetto di droghe.

Arrestato con accuse vaghe, all'ingresso del carcere al 34enne vennero diagnosticati uno stato di disidratazione ed un malessere, fu somministrato un ipertensivo e suggerito un elettrocardiogramma, con trasferimento in ospedale. Ma venne comunque trattenuto in una cella di sicurezza, fino alle 8,30 del mattino del 3 marzo, oltretutto con 6 ore di ritardo rispetto all'orario fissato per la carcerazione preventiva di 36 ore. Simone Renda era già morto da diverse ore. Intanto proprio a Lecce è in fase di svolgimento il processo per la morte del bancario leccese. Sette in tutto gli imputati messicani, di cui tre ancora irreperibili.

Ecco le associazioni che hanno preso parte alla manifestazione: Us Lecce, Asd Scuola calcio Lizzanello, Asd Club juventina Lecce, Asd Lupisalento Lecce, Us Nuova Borgo Pace Lecce, Asd Football Castrì, Usd Salice Salentino, Gsd Polisportiva Copertino, Birbantello Copertino, Asd Sporting club.

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