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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

“Mi hanno negato l’accesso agli atti”: denuncia contro rettore dell’ateneo

Manfredi De Pascalis, già membro del consiglio d'amministrazione, sporge denuncia contro "l'accesso negato" agli atti della selezione per le candidature del personale. E parla di "assoluta discrezionalità nelle valutazioni"

 

LECCE - Gli amministratori dell’università del Salento avrebbero negato l’accesso agli atti della selezione pubblica per le candidature del personale, nel costituendo consiglio d’amministrazione, e Manfredi De Pascalis, aspirante partecipante alle selezioni, ha presentato un esposto presso la locale stazione dei carabinieri.

La vicenda, durata mesi, viene dettagliatamente raccontata dallo stesso De Pascalis, già componente del consiglio di amministrazione e della consulta del personale: “Ho presentato domanda di partecipazione alla selezione, ma non avendo ricevuto alcuna informazione, ho inoltrato formale richiesta di acquisire copia dell'elenco di coloro che avevano presentato istanza di partecipazione”. Una richiesta che sarebbe rimasta inevasa. De Pascalis presenta, quindi, un’ istanza di accesso agli atti, ma a giugno “con nota del rettore Domenico Laforgia, la richiesta è stata rigettata con motivazioni assolutamente pretestuose”.

E’ il 3 agosto, quando, il rettore avrebbe informato De Pascalis della possibilità di accesso agli atti, “però a far data dal 4 settembre perché, a suo dire, gli uffici dell'università erano chiusi”. In realtà, spiega l’interessato, “l'ateneo ha chiuso i battenti il 9 agosto per riaprirli il 27 agosto”.

Dopo “un ennesimo rifiuto” del responsabile del procedimento amministrativo, che si sarebbe “opposto, asserendo di non poter perdere tempo” De Pascalis si è detto costretto a sporgere denuncia contro un “comportamento omissivo che ha impedito l'esercizio di un sacrosanto diritto”.

Il 4 settembre, infine, il componente della consulta avrebbe avuto accesso agli atti, consistenti in quattro schede di valutazione, “da cui è stato possibile verificare l'assoluta discrezionalità della valutazione, effettuata nel proporre una terna di candidati al Senato accademico per la designazione del componente del personale in Consiglio di amministrazione: basti pensare che per un candidato è valso quale criterio di preferenza l'essere all’opposizione del rettore”, denuncia De Pascalis.

Per quanto riguarda la valutazione nel suo complesso, invece, non si sarebbe tenuto conto del criterio “dell'attività professionale e quello della comprovata esperienza in campo gestionale”. Usa parole forti, De Pascalis, nella sua stoccata a Laforgia:  “Da quanto emerso, sembrerebbe che il rettore sia incorso, ancora una volta, nella logica dell'amico, nemico, dimostrando di non sapere assolutamente gestire la cosa pubblica in modo oggettivo, imparziale o trasparente come meriterebbe l'università”.

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