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Cronaca

Miccoli choc su Falcone, Emiliano chiede radiazione, Libera: "Fatto grave"

Dopo le frasi che sarebbero state intercettate in cui il giocatore salentino deride il giudice ucciso dalla mafia, monta l'indignazione. Il legale del calciatore: "Agli atti non risultano. Siamo a disposizione della Procura"

Palermo - Il testo di alcune intercettazioni in cui il calciatore salentino, Fabrizio Miccoli, infangherebbe la memoria di Giovanni Falcone sono al centro del dibattito odierno, con un batti e ribatti che coinvolge agenzie d'informazioni, social e quotidiani. Sul suo profilo di facebook, Michele Emiliano, sindaco di Bari arriva a chiedere la radiazione dal calcio del giocatore. Scrive: "Quando la Nazionale di calcio ha scelto di allenarsi a Rizziconi su un terreno confiscato alla 'ndrangheta ha lanciato un messaggio chiaro: lo sport più amato dagli italiani è contro la mafia. A Firenze qualche mese fa il mister Cesare Prandelli ha partecipato commosso alla Giornata per la memoria delle vittime di mafia. Un altro tassello del binomio sport-legalità".

"Oggi - prosegue - sono rimasto schifato leggendo il testo delle intercettazioni telefoniche in cui Miccoli insultava pesantemente la memoria di Giovanni Falcone mentre parlava al telefono con il figlio di un boss. In questo momento sono vicino a Maria Falcone ed ai familiari dei caduti della strage di Capaci e di tutte le altre vittime innocenti della mafia e mi unisco a chi chiede la radiazione dal mondo del calcio di Miccoli".

"Se venissero confermate, sono affermazioni aberranti e inqualificabili, altro che calcio alla mafia. Non ci sono giustificazioni". Così l'associazione Libera commenta in una nota le parole di Fabrizio Miccoli su Falcone emerse da un'intercettazione: "Deridere un servitore dello Stato che ha sacrificato la vita nella lotta alla mafia - si afferma - è un fatto di una gravità inaudita che non può passare in silenzio soprattutto se dette da chi in questi anni è stato sui palcoscenici mediatici ed esempio per tanti giovani. Per mettere in fuorigioco le mafie, il calcio ha altri valori da seguire come l'esperienza della Nazionale di Prandelli che si è allenata a Rizziconi in Calabria su un campetto confiscato alle mafie".

"Non posso dire nulla, perché negli atti non risultano. Però, posso garantire che chiariremo tutto davanti ai magistrati. Posso ribadire solo che siamo a completa disposizione della Procura": così, invece, commenta Francesco Caliandro, procuratore sportivo e legale di fiducia di Fabrizio Miccoli, circa l'indagine che coinvolge l'attaccante: "Abbiamo già concordato un'audizione con i magistrati, a quel punto chiariremo tutto".

"Mi dispiace tantissimo - è invece il commento del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, rilasciato all'interno di Antenna Sicilia -, speriamo sia un lapsus della Procura. Conoscendo Miccoli non credo faccia estorsioni a qualcuno. Le parole su Falcone? Mamma mia... No comment, bisogna vedere esattamente. Tuttavia, mi lasciano sconcertati due fatti: che si conoscano gli estratti delle intercettazioni telefoniche e se lui ha veramente pronunciato quelle frasi".

"Avevo un sentore su questa vicenda - ha aggiunto Zamparini - che la Procura facesse delle verifiche su Miccoli, ma non che fosse indagato. I calciatori del sud hanno delle amicizie con persone di cui non sanno se sono balordi o normali. Chissà a quanti balordi avrò dato la mano e con quanti di loro mi sarò magari fatto ritrarre". "In ogni caso, pensavo comunque - spiega - che Miccoli facesse bene ad andare via da Palermo".

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