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Cronaca Cavallino

Militare e campione di basket, muore dopo lunga agonia

Enrico Colaci, 24enne di Cavallino ha lottato con tutte le sue forze per oltre un mese. Miltare dell'aeronautica, già nazionale juniores di pallacanestro, era rimasto coinvolto in un incidente a Roma

ROMA - E' morto dopo trentuno giorno di agonia, all'alba di oggi. Era ricoverato a Roma. I genitori, erano al suo capezzale, nell'ospedale "Celio". Enrico Colaci, 24enne di Cavallino ha lottato con tutte le sue forze, ma non gli è bastato che la natura l'avesse dotato di un fisico imponente, da vero atleta, quale effettivamente era; alto 1 metro e 97 centimetri, da ragazzo era stato una vera promessa del basket, tanto da essere convocato anche nella nazionale juniores.

Colaci era entrato in coma, dopo un incidente avvenuto nei dintorni di Roma, il 22 aprile scorso, e da allora la situazione non era mai migliorata. Fino alla mattina di oggi, quando il quadro è definitivamente precipitato. Nella capitale il giovane salentino vi abitava ormai da diverso tempo. Militare di carriera, in forza all'Aeronautica (era primo aviere), quella sera si trovava al lato passeggero di un'auto, condotta da un suo collega, rimasta coinvolta in un sinistro stradale lungo la cosiddetta braccianese.

I due giovani rientravano dalla caserma dell'aeronautica di Vigna di Valle, frazione del comune di Bracciano, nota in Italia per il suo museo e perché dispone di un importante centro sportivo. Da considerare come il 24enne continuasse ancora a giocare a basket, proprio per la rappresentanza militare. Secondo le ricostruzioni, l'auto condotta dal suo collega sarebbe uscita dalla strada, forse perché abbagliata da un altro veicolo, finendo addosso ad un albero. Le condizioni del giovane salentino, che stava dormendo, erano apparse subito molto gravi. Non sono bastate le cinture allacciate.

"Un ragazzo meraviglioso, che aveva scelto con passione la carriera militare. Era molto legato al suo lavoro ed amava lo sport. E' una giornata molto dolorosa, per la nostra comunità", commenta a caldo il sindaco di Cavallino, Michele Lombardi. Che conosce molto bene la famiglia, composta dal papà, Adriano Colaci, che al Comune vi lavora, come geometra, dalla mamma, Maria Teresa Raho e da un'altra figlia, sorella più piccola di Enrico. Per il momento, non è noto quando saranno celebrati i funerali. La salma è ancora a Roma, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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