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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Minacce al difensore dei Colitti: "Abbandona la difesa"

Omicidio Basile: lettera intimidatoria recapitata presso l'abitazione dei genitori dell'avvocato Conte. "Sii giudiziosa, lascia che la storia faccia il suo corso". Lo scritto ora è nelle mani di Motta

LECCE - Una busta scritta a penna, regolarmente affrancata. Dal timbro postale risulta spedita da Bari appena due giorni or sono, l'8 luglio. E' stata recapitata ieri mattina, nella buca delle lettere dei genitori dell'avvocato Francesca Conte, uno dei difensori dei presunti assassini di Peppino Basile, nonno e nipote Vittorio Colitti. All'interno vi era una lettera, scritta con una grafia regolare e tondeggiante, in italiano corretto. "…prendere le difese dei Colitti è solo tempo sprecato…". E ancora: "puntare una difesa solo sulle dichiarazioni di un pentito (…) mi sembra una scelta alquanto azzardata… non ti resta che essere giudiziosa… lascia che la storia faccia il suo corso".

Lo scritto è firmato da un sedicente amico, anche se sul retro della busta come mittente compare il nome di Salvatore Giuliano, noto bandito siciliano. Fin troppo chiaro il riferimento alla pista di Giovanni Vaccaro, il pentito che ha sostenuto di sapere che l'omicidio Basile era stato commissionato da un imprenditore salentino oggi defunto. E proprio ieri i difensori Conte e Bray sono entrati in possesso del decreto di archiviazione riguardante il procedimento di Vaccaro, ritenuto inattendibile. Questo scritto, invece, sembrerebbe ora gettare un'ombra inquietante. Dato che, per dimostrare l'innocenza dei loro assistiti, gli avvocati hanno puntato a valorizzare le piste alternative, prime su tutte quella politica e quella del pentito. " Non sono affatto intimorita né scoraggiata, anzi. Sono convinta oggi più che mai di continuare a sostenere la difesa dei Colitti", afferma l'avvocato Francesca Conte, che oggi nel suo studio ha convocato una conferenza stampa insieme al suo collega Roberto Bray.

"E' singolare come un messaggio del genere arrivi proprio alla vigilia di appuntamenti così importanti nel processo contro Colitti junior". Lunedì verrà sentita la mamma della baby testimone, e giovedì si terrà l'udienza davanti al Tribunale del Riesame per chiedere nuovamente la scarcerazione del 19enne ugentino.
La lettera è stata consegnata questa mattina nelle mani del procuratore capo Cataldo Motta. Una copia è stata trasmessa anche al pubblico ministero Giovanni De Palma, ed al presidente del collegio davanti al quale si sta svolgendo il processo nei confronti di Colitti junior, il giudice Aristodemo Ingusci. "Il clima che si respira è pesante. Nonostante abbia affrontato anche processi di mafia, non mi era mai capitata una cosa simile. Qui non siamo davanti al solito mitomane".

Questo il testo della lettera: Tu non hai capito o forse non vuoi capire che prendere le difese dei Colitti nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Peppino Basile è solo tempo sprecato. Tu hai tutta la mia stima e la mia ammirazione per il modo in cui svolgi la tua professione di avvocato penalista, ma sinceramente puntare una difesa solo sulle dichiarazioni di un pentito che ormai non fa altro che trascinarsi appresso il suo cadavere giorno dopo giorno mi sembra una scelta alquanto azzardata. Naturalmente chi ti sta scrivendo non è la stessa persona che compare sulla busta come mittente perché come avrai già ben capito quello è solo un nome frutto della fantasia. Ora non ti resta che essere giudiziosa e riflettere se sia veramente il caso di insistere nella difesa dei Colitti,…..lascia che la storia faccia il suo corso. Un amico.

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