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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Novoli

Minacce e proiettili al sindaco di Novoli, gli esperti del Ris a caccia di elementi utili

Proseguono serrate le indagini per risalire all’autore (o agli autori) del grave messaggio intimidatorio indirizzato al sindaco di Novoli Gianmaria Greco, avvocato, eletto nella lista “Novoli protagonista”. Il plico è stato ritrovato nella tarda mattinata di venerdì da un dipendente e consegnato nelle mani dei carabinieri della stazione locale

LECCE – Proseguono serrate le indagini per risalire all’autore (o agli autori) del grave messaggio intimidatorio indirizzato al sindaco di Novoli Gianmaria Greco, avvocato, eletto nella lista “Novoli protagonista”. Il plico è stato ritrovato nella tarda mattinata di venerdì da un dipendente e consegnato nelle mani dei carabinieri della stazione locale, dopo che lo stesso sindaco è stato avvisato dal presidente del Consiglio comunale, Giovanni De Luca. All’interno una lettera scritta in blu usando un normografo e in cui proiettili, ma non solo, accompagnano accuse di clientelismo verso esponenti della vita pubblica locale. Sullo sfondo, così come già accaduto durante la campagna elettorale, il tema sempre caldo della raccolta dei rifiuti. 

Domani gli specialisti del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri inizieranno gli accertamenti sul plico, in particolare sui tre proiettili (un calibro 9, un 7.65 e una cartuccia di fucile) e sul portachiavi a forma di bara. Gli esperti cercheranno eventuali impronte digitali o tracce biologiche utili alle indagini, o qualsiasi dettaglio possa fornire un indizio. Il fascicolo è finito sulla scrivania del procuratore aggiunto della Repubblica di Lecce Antonio De Donno, che coordina le indagini condotte dai carabinieri della compagnai di campi Salentina, guidata dal maggiore Nicola Fasciano. Oggi vi è stato un primo report sugli accertamenti svolti, che potrebbero aver già indirizzato gli inquirenti verso una direzione precisa.

Come in passato, anche questa volta vi sono nella missiva riferimenti a personaggi della vita politica locale, ma anche soggetti meno noti, se non in paese. E’ evidente, dunque, un filo conduttore rispetto a quanto avvenuto a maggio durante le elezioni, quando erano stati recapitati cinque proiettili, anche in quel caso di calibri differenti, tante quanto erano le persone verso cui rivolgere le minacce. Anche in questa, infatti, come detto, vi sono congetture in merito a vicende legate a posti di lavoro.

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