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Cronaca

Elezioni in Confcommercio: intimidazioni alla giornalista fatte da un collega

Isabel Tramacere stava facendo il suo lavoro quando un iscritto all'Ordine dei giornalisti, fratello di un candidato, ha usato un'espressione inaccettabile

LECCE – Che le elezioni per il rinnovo degli organi di Confcommercio fossero una matassa aggrovigliata, lo si era capito da tempo: veleni, accuse, polemiche, quasi all’ordine del giorno. Ma che ne venisse fuori anche una palese minaccia ad una collega impegnata semplicemente nel proprio lavoro non è ammissibile.

Per questa ragione il sindacato dei giornalisti pugliesi e la Federazione della Stampa “giudicano preoccupante quanto accaduto alla collega di Telerama News Isabel Tramacere nel corso di un servizio giornalistico che stava realizzando a margine del congresso della Confcommercio leccese. L’aver semplicemente svolto il proprio lavoro, riprendendo le tensioni che stavano accadendo all’ingresso di un luogo pubblico, le è costato una pesante minaccia in dialetto leccese da parte di uno degli astanti: trattasi, però, di un giornalista pubblicista iscritto all’Ordine, Angelo Pasca, fratello di uno dei candidati, il quale non ha pensato due volte a rivolgere a lei e alla testata per la quale stava lavorando,  ad alta voce, un li fazzu zumpare tutti, li fazzu zumpare”.

Per il sindacato ci sono diversi elementi gravi nella vicenda: il primo, quello più generale, riguarda il clima sempre più pesante che si sta creando attorno al lavoro dei cronisti; il secondo, più specifico, sta nel fatto che “a rivolgere quelle pesanti minacce non sia un ‘gentiluomo’ qualunque, ma un iscritto all’Ordine dei giornalisti. Al quale il sindacato dei giornalisti pugliesi e la Fnsi si rivolgono, ora, per chiedere una repentina e drastica misura tramite il Collegio di disciplina regionale, una volta completati tutti gli accertamenti del caso”.

Fnsi e Assostampa chiudono al loro nota esprimendo convinta e piena solidarietà alla collega e a tutta la redazione di Telerama News “nella amara consapevolezza che la “scorta mediatica” ingaggiata dal sindacato nazionale in ogni luogo dove si vogliono spegnere telecamere o intimidire i giornalisti, talvolta, debba essere esercitata perfino nei confronti di presunti colleghi”. A Isabel Tramacere e all'operatore con cui era al lavoro va chiaramente anche la solidarietà della redazione di LeccePrima.

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