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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Minacce alla ex e ai figli: “Ti sparo. Brucio tutta la famiglia”. Arrestato

Un 47enne del Basso Salento è finito ai domiciliari col braccialetto elettronico con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Dopo la separazione, avrebbe reso impossibile la vita dei suoi cari

LECCE - Prima la minaccia di spararle in bocca, poi quella di bruciarla viva, questo l’apice di una serie di vessazioni e violenze di cui si sarebbe reso responsabile un 47enne del Basso Salento incapace di accettare la separazione dalla moglie. Da due giorni, l’uomo si trova ai domiciliari con braccialetto elettronico per maltrattamenti in famiglia su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce Angelo Zizzari.

Stando alle indagini coordinate dalla Procura, l’indagato nel cercare di intimidire la ex, avrebbe coinvolto anche il figlio di 15 anni e la figlia di 12. Al primo in particolare avrebbe annunciato che si sarebbe procurato una pistola per sparare in bocca alla madre e, lo scorso 1° giugno, che si sarebbe fornito di una tanica di benzina per dare fuoco a tutta la famiglia.

Minaccia quest’ultima che sarebbe stata rinnovata anche l’11 agosto, direttamente alla donna raggiunta mentre era in casa dei genitori e, sempre al figlio, con due messaggi vocali: “Se la prossima volta non mi avvisi uccido prima te, anzi prima tua madre e poi te, ok? Io sono arrivato a casa all’una, all’una e voi ancora state in giro, tu e tua madre, perché nemmeno lei sta a casa”. E ancora: “Mi denuncia? Ti ha detto che mi denuncia? Ti denuncio?”, Io ti uccido proprio, poi lascia che mi arrestano, non me f... un c...devo sapere dove stanno i miei figli, forse non l’hai capito. E’ un mio diritto. Forse non lo vuole capire? Non lo vuole capire? Ma lo capirà, lo capirà. O con le buone o con le cattive, ma soprattutto con le cattive andiamo avanti. Con le cattive e non nient’altro. E che non andasse più a lavorare che non è per lei”.

Queste le accuse mosse nei riguardi del 47enne che già durante il periodo della convivenza, spesso in stato di alterazione dovuto all’abuso di sostanze alcoliche, avrebbe avuto comportamenti aggressivi, possessivi e umilianti, non consentendo alla coniuge neppure di conseguire la patente di guida per accompagnare i figli a scuola, vietandole di far visita ai parenti e di lavorare, costringendola a rimanere in casa per occuparsi delle faccende domestiche. Dopo la separazione, avrebbe tentato di mantenere il controllo sulla vita della ex e dei figli, con continue telefonate, messaggi telefonici e appostamenti.  

Nella richiesta di arresto, la Procura aveva contestato il reato di stalking, ma il gip ha ritenuto di accogliere l’istanza per quello più grave di maltrattamenti in famiglia.

Nei prossimi giorni, l’uomo potrà respingere gli addebiti durante l’interrogatorio di garanzia che si celebrerà alla presenza dell’avvocato difensore Mario Urso.

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