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Cronaca

Minacce, violenze e percosse all'ex compagna: ai domiciliari un 67enne leccese

Età, residenze, vite e storie diverse, accomunate però dalle stesse accuse, minacce e atti persecutori, e da una misra cautelare: il, divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e gli arresti domiciliari. Misure eseguite dopo accurate indagini degli agenti della squadra mobile

LECCE – Età, residenze, vite e storie diverse, accomunate però dalle stesse accuse, minacce e atti persecutori, e da una misra cautelare: il, divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e gli arresti domiciliari. Misure eseguite dopo accurate indagini degli agenti della squadra mobile del capoluogo salentino nell’ambito di due distinti procedimenti penali di cui sono titolari il sostituto procuratore della Repubblica Maria Vallefuoco e Stefania Mininni.

Nel primo caso il gip ha emesso la misura nei confronti di un 53enne residente nella provincia di Lecce accusato del reato di atti persecutori commessi in danno della coniuge da cui è in fase di separazione. I comportamenti persecutori sarebbero stati messi in atto dall’uomo proprio a causa della richiesta di separazione avanzata dalla moglie nella primavera di quest’anno. La donna, 44enne, sarebbe stata continuamente vessata da messaggi telefonici e da telefonate ingiuriose ed offensive. La situazione si sarebbe però aggravata agli inizi del mese di settembre, quando l’uomo avrebbe iniziato a inviarle messaggi contenenti minacce di morte. Vista la gravità del quadro indiziario rappresentato dagli investigatori, il pubblico ministero ha richiesto l’emissione del provvedimento cautelare che permetterà alla donna di non essere più molestata e avvicinata neanche tramite strumenti informatici.

La seconda misura cautelare eseguita dal personale della squadra mobile, è invece quella degli arresti domiciliari, emessa nei confronti di P. E., 67enne leccese, accusato di maltrattamenti in famiglia, minaccia grave, atti persecutori commessi nei confronti della sua ex convivente, una donna leccese di 56 anni. La donna, con numerose denunce sporte, ha raccontato un inferno fatto di vessazioni, percosse e violenze psichiche nonché minacce gravi, anche di morte, che sarebbero state commesse dall’uomo. Il tutto si sarebbe consumato in un periodo che va dall’aprile dello scorso anno fino a pochi giorni fa.  Nel corso delle indagini è stata sequestrata all’indagato una pistola revolver regolarmente detenuta. Arma che, secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe potuto utilizzare per portare a compimento le minacce di morte avanzate contro la ex compagna. 

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