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Cronaca Tricase

Minaccia suicidio, carabiniere si arrampica sul tetto: precipitano

Una ragazzina foggiana, ospite di una casa famiglia, ricoverata in rianimazione, il militare con tre costole rotte. La difficile trattativa per farla desistere, poi la caduta. Il carabiniere l'ha afferrata precipitando a sua volta

 

TRICASE – Da questa drammatica storia, ne sono usciti un po’ tutti con le ossa rotte, e non in senso metaforico. La tragedia, però, è stata solo sfiorata, perché, nonostante le gravi ferite, nessuno versa in pericolo di vita. Protagonisti, una ragazzina della provincia di Foggia, e, suo malgrado, un carabiniere, che, salito su un muro per tentare di dissuaderla dal commettere il più insano dei gesti, quello di lasciarsi cadere nel vuoto, è riuscito ad afferrarla al volo, proprio nell’attimo in cui lei si lanciava a peso morto verso il basso, precipitando a sua volta. Il carabiniere ha riportato la frattura di tre costole, ed è stato dimesso. La ragazzina, 14enne, a causa delle lesioni subite, è stata ricoverata in rianimazione, all’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase. Non sembra, però, che versi in pericolo di vita.

L’episodio è avvenuto a Tricase, poco prima delle 13 di ieri. E’ stato a quell’ora che, la centrale operativa della compagnia locale ha ricevuto un’accorata telefonata sul 112, per segnalare la presenza di una ragazzina seduta sul muro di corona del tetto di un garage. L’atteggiamento, inequivocabilmente quello di chi aveva l’intenzione di farla finita. Un’autoradio è così schizzata in pochi istanti sul posto. I militari di pattuglia hanno notato, a un’altezza di circa sei metri dal suolo, seduta sul bordo del tetto e in evidente stato confusionale, una quattordicenne ospite di una casa famiglia di Tricase, ben nota per essersi allontanata già altre volte dalla struttura.

Il capo equipaggio non ha perso tempo. Prima ha richiesto l’intervento di personale sanitario, poi si è arrampicato sul tetto per stare vicino alla giovane e tranquillizzarla. Il collega è rimasto a terra, per fornire supporto.

E’ iniziata, in quel momento, una lunga e difficile “trattativa”. Il militare e la ragazzina hanno cominciato a parlare. Ottenuta una bottiglietta d’acqua, il carabiniere l’ha porta per farla dissetare. Un gesto che sembrava aver sortito un buon effetto, tanto che, dopo aver riferito di ritenere l’acqua troppo fredda, la 14enne ha appoggiato la bottiglietta al suo fianco sul muretto, affermando che l’avrebbe bevuta in un secondo momento.

cctricase (1)-2Avendo conquistato la fiducia della ragazzina, il militare ha cercato di convincerla a scendere dal terrazzo, utilizzando una scala. Ma lei s’è rifiutata, spiegando di aver paura di scendere in quel modo. Tranquillizzata sul fatto che avrebbero trovato un altro sistema per tornare a terra, il carabiniere ha invitato la ragazzina ad allontanarsi dal muro di corona.

E’ stato un istante. Proprio quando la situazione sembrava dovesse volgere verso il meglio, lei ha fatto uno scatto, lasciandosi cadere nel vuoto. Il capo equipaggio, però, è stato altrettanto reattivo, riuscendo ad afferrarla al volo. Lei, istintivamente, si è aggrappata al corpo del militare. E lo sbilanciamento li ha fatti finire giù. Il volo è stato in parte attutito da una tettoia, letteralmente sfondata, e si è concluso circa sei metri più in basso. L’autista dell’autoradio ha subito richiesto alla centrale operativa l’invio di una seconda ambulanza ed ha fornito i primi soccorsi ai due malcapitati. Trasportati al pronto soccorso, sono stati sottoposti agli accertamenti diagnostici. Ora, lei si trova in un letto, ancora viva, nonostante tutto. 

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