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Cronaca Salve

Minacciata in auto con un coltello, condannato a due mesi il marito

Emessa la sentenza nel processo con rito abbreviato discusso nei riguardi di un 36enne di Salve arrestato lo scorso maggio. Cade l’accusa di maltrattamenti: “il fatto non sussiste”

SALVE - E’ di due mesi di reclusione, col beneficio della pena sospesa, la condanna inflitta a S.S., il 36enne arrestato lo scorso maggio dai carabinieri di Salve e di Presicce-Acquarica per aver minacciato la moglie, nel corso di una lite, puntandole un coltello alla gola, con lama di 12 centimetri.

La decisione è stata presa in mattinata dal giudice per l’udienza  preliminare (gup) Michele Toriello, al quale la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a due anni e quattro mesi, ritenendo l’imputato responsabile anche del reato di maltrattamenti, oltre a quello di minacce.

Ma, il gup, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Luca Puce, ha assolto l’uomo dalla prima accusa con la formula “perché il fatto non sussiste”.

Si è concluso così il processo con rito abbreviato nato da un’accesa discussione avvenuta di domenica pomeriggio nell’auto della donna, lungo la strada provinciale 79, nella zona industriale di Presicce-Acquarica, che costò l’arresto in carcere del suo aggressore.

Allertate le forze dell’ordine, sul posto giunsero i militari: rintracciarono il 36enne che nel frattempo si era allontanato e lo accompagnarono nel penitenziario di “Borgo San Nicola”.

Inizialmente, l’imputato rispondeva anche di rapina, perché stando alla denuncia presentata dalla vittima, durante il litigio, lui le avrebbe sottratto la borsa e il cellulare, intimandole di fermare il veicolo, per poi tirare il freno a mano, afferrandola per il braccio (provocandole lievi escoriazioni) e puntandole il coltello alla gola, asserendo che non avrebbe più visto i loro figli.

Dopo l’interrogatorio di convalida, però, l’uomo fu rimesso in libertà con il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie (abitazione, sede lavorativa, altri posti da lei abitualmente frequentati nella quotidianità), rimanendo distante entro 150 metri, e di comunicazione.

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