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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Castrignano de' Greci

Gli nega l’amicizia su fb e lui la perseguita: “Ti sfregio con l’acido”. Stalker confessa

Durante l’interrogatorio in carcere, Antonio D’Autilia, originario di Castrignano de' Greci, ha ammesso gli addebiti davanti alla giudice: “Ho imparato la lezione. Pronto a seguire un percorso psicologico”

CASTRIGNANO DE' GRECI - “L’acido in faccia ti butto, non mollerò finché non ti avrò fatto quello che voglio… Hai ancora tre settimane di vita, godile finché puoi perché ho già il tuo indirizzo dove abiti e dove lavori… Ho anche l’indirizzo del tuo gay (il fidanzato, ndr.) , a lui vado a prenderlo per prima, lo farò a pezzi e la sua carne la venderò al macello”: è questo uno dei numerosi messaggi che Antonio D’Autilia, 36 anni, originario di Castrignano de' Greci, residente a Wallisellen (in Svizzera), avrebbe inviato dal luglio del 2019 a una giovane del Leccese di cui si era invaghito, navigando in rete, dopo che questa aveva ignorato le sua richieste di amicizia sui social.

L’uomo arrestato dai poliziotti svizzeri, è nel carcere di San Vittore a Milano, su disposizione della giudice del tribunale di Lecce Simona Panzera, firmataria dell’ordinanza di custodia cautelare, che oggi lo ha interrogato in videoconferenza. Assistito dall’avvocato Ilia Pergoli, l’indagato ha ammesso gli addebiti, rendendosi disponibile a seguire un percorso psicologico.

In particolare, ha dichiarato di essersi innamorato della ragazza sbagliata, pur non avendola mai incontrata di persona, di essersi illuso, di aver ricevuto da lei dei dispetti, e mostrandosi pentito dinanzi alla gip, ha affermato: “Ho imparato la lezione”. Il suo legale sta valutando di presentare istanza di alleggerimento della misura cautelare, in considerazione dello stato di incensuratezza del 36enne e del suo pentimento.

A dare il via alle indagini, coordinate dal pubblico ministero Luigi Mastroniani, le denunce sporte in questi anni dalla malcapitata. Oltre ai suoi profili facebook e whatsapp, D’Autilia avrebbe inviato messaggi con minacce di morte, accompagnati da video e foto dal contenuto macabro e violento, anche a quelli della sorella, della cugina, del fidanzato e di tre amiche. Questo l’avvertimento: non appena rientrato a Castrignano de' Greci per le vacanze estive, l’avrebbe rintracciata, seviziata, violentata, sfregiata e uccisa. Dopo essere stato più volte bannato, l’uomo aveva creato altri profili per inviare ulteriori messaggi inquietanti, del tipo: “Più dispetti fai, più ospedale ti aspetta tu e quel gay che ti sta accanto; quante sberle ti aspettano; io mi farò un paio di mesi e sarò libero, tu invece sotto terra vuoi fare quel gioco facciamolo, due sberle sono meglio che stare sotto terra credimi; tua sorella si farà un paio di mesi in ospedale, questo succede quando giochi con le persone sbagliate nessuno le può aiutare; dovevo stare in carcere o sotto terra, se oggi sono libero e vivo è perché so come si gioca e come si sopravvive; la tua carne mi mangio cruda; l’acido in faccia ti butto; tu sei morta; ti cancello dalla faccia della terra; vi seppellisco vivi, poi vedrai che mi sono fatto i soldi con i vostri organi”.

Esasperata la ragazza, temendo per la sua incolumità e per quella dei propri cari, aveva chiesto aiuto alla magistratura e, terminate le indagini, per lo stalker si sono aperte le porte del carcere.

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