È partita a Minervino di Lecce la campagna elettorale, in vista delle prossime elezioni comunali per il rinnovo della locale giunta. Ai nastri di partenza, due liste civiche, la prima, di area del centrodestra, in appoggio al sindaco uscente, Ettore Caroppo, che si appresta a concludere il primo mandato amministrativo, e una seconda, costituita da forze dell'opposizione uscente più le areer dissidenti, uscite dall'amministrazione, che sosterranno la candidatura del dottore commercialista, Fausto De Giuseppe. Due percorsi diversi hanno accompagnato i due candidati: il primo, eletto nel 2004 con la lista civica "Le tre stelle", affermatasi doppiando i voti del diretto concorrente, Sergio Corvaglia, e forte di cinque anni di governo sulla carta sarebbe il favorito, se nel suo quinquennio, Caroppo non avesse dovuto fare i conti con la "perdita" di alcune componenti della sua maggioranza originaria, tanto da arrivare ad avere in consiglio 9 consiglieri dalla propria parte contro i 7 dell'opposizione.

D'altro canto, il neo candidato, Fausto De Giuseppe, gode di ottimi attestati di stima nella comunità ed appare la sintesi in grado di rimescolare le carte in tavola: ma anche la sua candidatura è frutto, come nel caso del sindaco, di un percorso tutt'altro che semplice, visto che per alcune settimane, le componenti di opposizione, avevano considerato, tra le ipotesi, quella di ricorrere allo strumento delle primarie. Sotto il nome di De Giuseppe, quelle componenti hanno saputo ricompattarsi e trovare un accordo. E la campagna elettorale è entrata ieri sera nel vico, con la presentazione del simbolo della lista di Caroppo, il "sole di Minerva", accompagnato dall'inno scritto per l'occasione dal maestro Ferilli, l'autore del famoso brano "Un amore così grande". Presenti all'appuntamento, gli esponenti del centrodestra locale, da Raffaele Fitto, a Raffaele Baldassarre, candidato alle europee, ad Antonio Gabellone, candidato alla presidenza della provincia, a Francesco Bruni, candidato nel collegio per il consiglio provinciale, sino al consigliere regionale locale della Puglia prima di tutto, Gino Caroppo. Non sono mancati momenti di tensione, con fischi dalla platea indirizzati al ministro Fitto e al vicesindaco Leomanni. Un preludio, insomma, di campagna elettorale, tutt'altro che disteso.