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Cronaca

Minibus con dieci suore si ribalta sulla A16: muoiono in tre

Il mezzo partito da Formia era diretto in Puglia. A provocare il sinistro, ieri pomeriggio, intorno alle 18.30, nel tratto Napoli-Canosa, in direzione Bari, forse lo scoppio di uno pneumatico

LECCE - Dovevano rientrare in Puglia, nelle rispettive città, dopo aver trascorso alcuni giorni di preghiera nel “Filippo Smaldone” di Formia, ma il loro viaggio è terminato in autostrada.

Tre suore hanno perso la vita, ieri, intorno alle 18.30, in un incidente stradale, nel tratto Napoli-Canosa della A16, in direzione Bari: il minibus sul quale viaggiavano si è ribaltato, forse a causa dello scoppio di uno pneumatico.

Oltre alle vittime - suor Mara, suor Candida, Suor Vérène (residenti nell’istituto di Bari) – ci sono stati anche nove feriti e tra questi sette suore a bordo del pulmino, come Suor Andreia che era alla guida, e Madre Ines De Giorgi, la superiora generale emerita attualmente in servizio a Villa Smaldone a Lecce, sulla via per San Cesario, e suor Nicoletta (residente a Barletta) che sarebbe in gravi condizioni.

Sul posto è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, della polizia stradale (alla quale è affidato il compito di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente), il personale della direzione 8° tronco di Bari, tre ambulanze del 118 e l'elisoccorso (qui, il video delle operazioni di soccorso).

Tutti i feriti sono stati trasferiti al policlinico Riuniti di Foggia e all'ospedale Tatarella di Cerignola e a San Giovanni Rotondo.

Il tratto di strada è stato riaperto in tarda serata.

L'incidente con quattro morti

“La terribile notizia mi è giunta stasera (ieri per chi legge, ndr.) al termine della prima messa nella nuova chiesa di Borgo San Nicola”, ha riferito l’arcivescovo Michele Seccia a www.portalecce.it, quotidiano online della diocesi. Che ha aggiunto: “Sono vicino con tutta la Chiesa di Lecce alla madre generale e a tutte le suore della nostra cara congregazione. Chiedo a tutti di pregare per le anime benedette delle suore decedute: lo Sposo le accolga tra le sue braccia. Auguro alle altre religiose ferite e ricoverate in ospedale, in particolar modo alla cara Madre Ines con cui ho condiviso a Barletta alcuni anni del mio sacerdozio insegnando nell’istituto delle Salesiane, una prontissima guarigione”.

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