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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Surbo

Mobilitazione presso lo scalo di Surbo. “Stabilizzare addetti a pulizia dei treni”

I lavoratori della ditta Compass sono in stato d'agitazione ed hanno manifestato per due giorni di fila all'ingresso dello scalo ferroviario. Filt Cgil: "Quadro contrattuale complesso, chiediamo che l'azienda dia migliori condizioni lavorative a tutti"

LECCE – Secondo giorno di mobilitazione dei lavoratori all’ingresso dello scalo di Surbo: gli addetti alle pulizie, per conto dell’azienda Compass Group Italia, si sono radunati all’ingresso dello stabilimento per rivendicare condizioni di lavoro più stabili. La società che ha in affidamento la gestione di pulizia del materiale rotabile presso la stazione ferroviaria, ha infatti assunto del personale adibito a tali mansioni e regolarmente contrattualizzato secondo le norme del Ccnl di categoria.

Tuttavia non sono rari i casi in cui il committente Trenitalia affidi all’azienda attività straordinarie per le quali è necessario un surplus di lavoro. Differenza colmata facendo ricorso sia a nuove assunzioni, a tempo determinato, sia mediante l’utilizzo di personale a somministrazione nei casi di emergenza.

Il quadro lavorativo, all’interno dell’azienda, si presenta quindi estremamente variegato, come racconta il responsabile Filt Cgil di Lecce, Giancarlo Tramacere: “La parte più consistente del personale è impiegata in regime di full time ma diverse persone non raggiungono il tempo pieno: 15 unità lavorano per l’80 percento del tempo; 10 persone sono impiegate due settimane al mese e 7 unità lavorano 7 giorni in totale”.

Cosa ha scatenato, dunque, la forte mobilitazione? “Ieri mattina gli addetti alle pulizie si sono presentati sul luogo di lavoro per prendere servizio, ma invece dell’ordine del giorno hanno ricevuto la notizia che dalla prossima settimana anche chi godeva dei 15 giorni di lavoro vedrà dimezzato il proprio impegno”, spiega il sindacalista. E questa sforbiciata all’orario di lavoro era già avvenuta nel mese di gennaio, aggiunge Tramacere.

Secondo la Filt Cgil il ricorso ai contratti di somministrazione non sarebbe giustificato da reali necessità aziendali: “Il lavoro per Compass non manca di certo e l’azienda svolge anche attività straordinarie”, chiosa Tramacere. La richiesta dei sindacati è quindi quella di procedere con la stabilizzazione di tutto il personale, anche in virtù dell’anzianità di servizio maturata da molti dipendenti.

“A nostro avviso la società tende semplicemente a risparmiare dove possibile – aggiunge Tramacere – ed è stata soggetta a multe da parte di Trenitalia perché il servizio reso al committente non raggiungeva i criteri e gli standard di qualità previsti dal capitolato d’appalto”.

Gli stessi dipendenti non intendono mollare la presa. E gli animi sono piuttosto surriscaldati, se si considera che proprio ieri sono intervenuti gli agenti della Digos e della polizia ferroviaria per calmare i manifestanti assembrati davanti allo scalo di Surbo. E, nei prossimi giorni, la protesta potrebbe riesplodere sotto i portoni della stessa prefettura di Lecce. 

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