rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Sul litorale leccese

Donna prende il sole in spiaggia, padre con bimba al seguito si masturba

È accaduto sabato scorso a Spiaggiabella dove uno sconosciuto, nonostante la presenza della figlioletta di appena un anno, ha preso di mira una bagnante spingendosi fino all’atto osceno. Informati i carabinieri

LECCE – Si masturba sulla spiaggia davanti a una donna e noncurante della presenza della figlioletta di appena un anno: è l’ennesimo riprovevole episodio che vede protagonista un uomo, incapace di gestire le proprie pulsioni, e di molestie a una malcapitata, che voleva solo trascorrere una tranquilla giornata di mare. A rendere ancora più inquietante lo scenario è che tutto sia avvenuto al cospetto di una bimba.

Accade a Spiaggiabella, sul litorale di Lecce: è sabato mattina di un 3 settembre, con temperature gradevoli che spazzano via le ombre su un’estate apparentemente in ritirata e che sembra poter regalare ancora giorni di mare e relax a tanti. In spiaggia tanti ombrelloni aperti, vociare, l’odore delle creme abbronzanti e tutto il contorno di quella che sembra la normalità.

Una donna, salentina, si gode il sole, guardando una serie sul cellulare. Ad un certo punto, vicino al suo telo mare e all’ombrellone blu sotto cui ha trovato riparo, si presenta un uomo di circa 40 anni, dall’accento brindisino (e che fosse del capoluogo messapico l'ha dedotto anche da una telefonata alla quale avrebbe risposto che sarebbe ritornato a Brindisi in serata), con la figlioletta in braccio, una borsa a tracolla, una sdraio di colore giallo: decide di piazzarsi lì, a neanche due metri dalla donna.

All’inizio l’atteggiamento sembra quello del padre amorevole, che ha occhi solo per la figlia: la porta a fare il bagnetto e poi, di ritorno, dice di voler raccogliere le conchiglie. Da allora, l’atteggiamento inizia ad essere differente, sospetto, come se gli interessi personali si siano spostati altrove: l’uomo comincia, sempre con la scusa di raccogliere le conchiglie per la figlia, a ruotare attorno al telo della donna, quasi a voler richiamare l’attenzione della stessa o a “segnare il territorio”.

La situazione diventa ancora più difficile, quando la donna decide di cambiare posizione e si volta per prendere il sole a pancia in giù: l’uomo, infatti, torna sotto il proprio ombrellone e si siede sulla sdraio, e incurante della presenza della bimba, seduta sul telo da mare, attorno a mezzogiorno, attraverso la gamba del bermuda blu indossato, tira fuori il proprio membro e si masturba.

Uno “spettacolo” di cattivo gusto, insomma, che si è consumato in spiaggia, nonostante la presenza di molte persone, a dimostrazione che il “temerario” non provasse imbarazzo, ma quasi avesse gesti codificati e studiati. Impietrita, la vittima ha dapprima pensato di urlare e richiamare l’attenzione dei presenti: “Avevo paura – racconta -, e non sapevo come comportarmi. In più pensavo a quella bimba”.

Qualcuno probabilmente, leggendo questa storia, penserà che sarebbe stata l’unica scelta da compiere, ma, in situazioni simili, è difficile avere la lucidità giusta: il punto è che spesso solo dopo che è passato un pericolo, si riesce a immaginare quale sarebbe stata la mossa migliore. Sul momento, in genere, prevale l’istinto. In più, va detto, che soprattutto molti uomini non possono (o non vogliono) evidentemente comprendere cosa provi una donna che viene fatta oggetto di queste “attenzioni” (se così si possono chiamare le molestie, ndr) indesiderate solo perché donna. 

Fatto sta che la malcapitata ha deciso, nella confusione e nel turbamento di quella fase, di provare a mantenere la calma e di fingere di non essersi accorta dell’accaduto, ignorando il bisogno di “notorietà” dello sconosciuto vicino di ombrellone. L’individuo, una volta portato a compimento l’atto, si è recato in acqua evidentemente per ripulirsi, e con un atteggiamento ben diverso, quasi infastidito di non essere stato “notato” nel proprio “show”, ha raccolto le proprie cose ed è andato via. La verità è che, invece, la vittima si è accorta di tutto, ha solo trovato una difesa personale molto immediata nell’erigere un muro immaginario davanti a quella molestia: e, al di là del malessere profondo che questa vicenda irrimediabilmente ha lasciato, la preoccupazione della donna è rivolta alla bimba, con la speranza che almeno lei non si sia accorta della situazione.

Della vicenda sono stati informati i carabinieri di Lecce e i colleghi di Brindisi, che stanno cercando elementi utili a ricostruire tutta la vicenda e a risalire all’identità dell’individuo. Con l’auspicio che altre donne non debbano subire quanto successo alla vittima dell’episodio raccontato.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Donna prende il sole in spiaggia, padre con bimba al seguito si masturba

LeccePrima è in caricamento